Giovedì, 15 Settembre 2022 18:21

Percorso Baia delle Favole - Sestri Levante

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Questo itinerario può essere percorso sia a piedi che in bicicletta ed é in grado di offrire uno sguardo d'insieme sulla città. Si interseca in due punti con sentieri ben segnalati che suggeriamo di percorrere in un secondo momento (sentiero di Punta Manara, sentiero Rocche di Sant'Anna).

Dati percorrenza
Lunghezza: Km 6,1 Km circa
Tempo di percorrenza (escluso soste): 34 minuti
Dislivello : 6 m
Il percorso si svolge in buona parte su piste ciclabili (circa 2 km) ed interamente su asfalto.
Essendo circolare, utilizzando la traccia gpx allegata, è possibile variare il punto di partenza ed arrivo.
Nell’elencazione delle strade percorse indichiamo come punto di partenza ed arrivo il Parco Mandela.

➡️ In fondo all'articolo link diretti al video e alla traccia gpx

Sviluppo viario del percorso
Parco Mandela, Via Baden Powel (pista ciclabile), Via Vincenzo Fascie (pista ciclabile), Via Aurelia, Viale XX Settembre (pista ciclabile), Viale della Rimembranza (pista ciclabile), vico del Pozzetto (bici a mano), Via Penisola Levante, Viale della Rimembranza (pista ciclabile), Via Vittorio Veneto (pista ciclabile), Lungomare Giovanni Descalzo (pista ciclabile), Via Sottopassaggio di Pietra Calante, Via Antica Romana Occidentale, Ponte Serlupi, Via Nazionale, Via Traversaro, Via Costantino Raffo, Via Dante Alighieri (pista ciclabile), Piazza Lavoratori della Fit (pista ciclabile), Via Vincenzo Fascie (pista ciclabile), Via Baden Powel (pista ciclabile), Parco Mandela.

Descrizione del percorso
Con questo percorso scoprirete quella che i sestrini chiamano l’Isola, unita alla terraferma da un istmo sabbioso lungo appena 1 km. Lasciato Parco Mandela lungo la ciclabile che lo costeggia, si raggiunge, dopo aver percorso la ciclabile di Via Fascie, l’Aurelia. Si svolta a destra e alla rotonda di Piazza Sant’Antonio si gira a sinistra imboccando il breve tratto di ciclabile in Via XX Settembre. A sinistra ci si immette sulla bella pista ciclopedonale in Viale della Rimembranza con lo sguardo sulla Baia delle Favole sino alla spiaggia del Balin in cui nei mesi invernali riposa il Leudo. Suggeriamo una visita alla chiesa di Santa Maria di Nazareth ed una breve salita, bici alla mano, in vico del Pozzetto con possibili deviazioni in Via della Cittadella per assaporare echi della Sestri medioevale. Un acciottolato carrabile conduce ai ruderi della Chiesa di Santa Caterina, alla chiesa medievale di San Nicolò e a Villa Gualino. Visto il dislivello e il fondo a sampietrini, suggeriamo di percorrere la discesa con la bicicletta a mano. Prima di imboccare nuovamente la ciclabile, sulla destra ci aspetta la Baia del Silenzio con le sue case colorate che si affacciano sul golfo. Ripercorriamo Viale della Rimembranza in direzione nord, osservando alla nostra destra Villa Balbi e la vela di Pomodoro in Piazza Bo. La pista ciclabile continua su Via Vittorio Veneto e Lungomare Giovanni Descalzo. Al semaforo, girate a destra in Via Sottopassaggio Pietra Calante e poi a sinistra in Via Antica Romana Occidentale sino all'imbocco del sentiero che porta alle Rocche di Sant’Anna. Potete decidere di percorrere il breve sentiero per vedere Sestri dall’alto o imboccare di nuovo Via Antica Romana Occidentale. Al secondo semaforo girate a destra su Ponte Serlupi, imboccate quindi Via Nazionale svoltando nuovamente a destra. Dopo il sottopassaggio imboccate Via Nazionale tenendovi sulla sinistra nella strada a senso unico. Al primo incrocio girate a sinistra in Via Traversaro e poi di nuovo a sinistra in Via Costantino Raffo. Allo stop scendete dalla bicicletta per attraversare a piedi le strisce pedonali che vi collegano alla ciclabile di Via Dante Alighieri alla vostra destra. Sotto ai portici vedrete la nostra sede e a sinistra imboccherete la ciclabile che si ricongiunge con quella di Via Fascie percorsa all’andata. In Piazza Lavoratori della Fit attraversate la strada sulle strisce ciclabili e girate a sinistra seguendo le indicazioni per la ciclabile. Vi ritroverete in Via Baden Powel prima e al Parco Mandela immediatamente dopo.

Note storiche

Baia delle Favole
La baia fu cosi battezzata da Enzo Tortora durante una puntata del celebre "Campanile Sera", anche per sottolineare il legame della città con Hans Christian Andersen.

Leudo
I naviganti del Tigullio erano soliti utilizzare per i loro viaggi il leudo, barca dalla vela latina che fino alla metà del secolo scorso ha solcato il Tirreno spingendosi oltre l’arcipelago toscano, in Sardegna e fino alla Sicilia. Il leudo è una barca tipicamente tigullina, della quale Riva Trigoso - paese "dei cento padroni e delle cento barche"- è considerata la terra madre. Molti erano i leudi nell'angolo di Ponente e, di questi, solo il "Nuovo Aiuto di Dio" e rimasto a farsi corteggiare dai turisti e dagli ultimi naviganti sulla spiaggia della Baia delle Favole, a Sestri Levante, in attesa di scendere in mare. Un meraviglioso leudo si può ammirare percorrendo il lungomare: un grande affresco murale rappresenta il leudo Giovanna del padrone Nicolotto Zolezzi.

Chiesa di Santa Maria di Nazareth
A chiudere il percorso del carruggio, quello che in altre regioni viene definito “il corso”, troviamo la facciata neoclassica della parrocchia dedicata a Santa Maria di Nazareth; all'interno, la chiesa rivela le sue eleganti decorazioni sei e settecentesche, fra cui spiccano gli affreschi di Giuseppe Galeotti, nell'abside (1770), ed il bellissimo altare maggiore, opera in marmo dello scultore genovese Francesco Maria Schiaffino (1762). E' inoltre conservato qui il "Santo Cristo", particolarmente caro alla devozione dei sestresi; sulla sua origine sono fiorite le leggende, la realtà ci parla di un’opera di produzione nord italiana del Xll secolo.

Vico del Pozzetto (La Cittadella)
Percorrendo queste vie é possibile intuire l’impianto del nucleo più antico di Sestri. Probabilmente la via di accesso principale alla penisola si trovava in Via della Cittadella ed anche se la porta di accesso non é più riconoscibile, nell’ultima parte la via costeggia ancora un tratto della cinta muraria, un tempo provvista anche di tre torri.
All’imbocco di Vico del Pozzetto, sulla sinistra, si nota un’epigrafe marmorea sovrapporta, recante l’arma dei Federici, la cui scritta in latino attesta di un bel giardino “disposto ad aiuole a cuscinetto” fatto costruire nel 1627 da Giacomo Federici. Percorrendo la salita s’incontra un arco di pietra sovrastato da un fabbricato a due piani formato da due corpi a torre, coronati da merlatura ed archetti : qui si trovava una delle porte che in epoca medievale conducevano alla Penisola. Poco più avanti si trova il monastero delle Monache Turchine, poi occupato dalle Suore delle Presentazione. Poco rimane dell’edificio originario che probabilmente ospitava una prigione o un alloggio di guarigione oppure un deposito di munizioni. Svoltando a sinistra si passa sotto un arco sovrastato da merlature. Qui si trovava l’antica porta orientale di accesso all’isola, fiancheggiata da torri, distrutta dai bombardamenti del 1940-1945. Se alzate lo sguardo noterete due trifore gotiche, ciò che rimane di una delle torri che fiancheggiavano la porta.

Ruderi della Chiesa di Santa Caterina
La strada che si inerpica sulla Penisola divide Sestri in due Baie. Troviamo lungo il percorso i resti della cinta di mura fatta edificare dalla Repubblica di Genova nel XIl secolo e, sulla sinistra, i ruderi dell'oratorio di Santa Caterina: l'edificio, costruito nel XlV secolo come sede dell'omonima confraternita e ristrutturato in epoca barocca, fu quasi completamente distrutto dai bombardamenti nel 1944. Il suo aspetto originario ci è noto da immagini d'epoca.

Chiesa di San Nicolò
Sulla sommità della Penisola domina la bella chiesa medievale di San Nicolò dell'lsola, fatto costruire dai Genovesi alla metà del Xll secolo. Un restauro dei primi del Novecento ha eliminato le sovrapposizioni quattrocentesche e barocche, restituendoci molto dell'aspetto originale dell'edificio, che si accosta ad alcune delle più interessanti chiese medievali liguri, come San Pietro e San Lorenzo a Portovenere

Villa Gualino (I Castelli)
La Penisola è dominata dai due edifici che oggi sono occupati da una struttura alberghiera ma che raccontano una storia ben più lunga: la novecentesca Villa Gualino, che ospita l'hotel, nasce infatti in forme medievaleggianti sulla sede e sui resti della doppia fortificazione voluta dai Genovesi nel secolo Xl, in posizione dominante sul mare. All’interno del parco dell'hotel (attualmente non visitabile), si trova la Torre Marconi, cosi chiamata perché da qui durante i suoi frequenti soggiorni liguri il grande scienziato compi alcun dei suoi esperimenti; la Torre è in realtà parte dell'antica sequenza di torri di avvistamento fatte costruire dalla Repubblica di Genova per proteggere la costa da attacchi provenienti dal mare. [vedi anche pannello esplicativo]

Baia del Silenzio
E’ una delle due baie di Sestri, che viene confermata da molti anni, una delle spiagge più belle d’Italia. Si affacciano sul golfo le tipiche case colorate, mentre ad ovest troneggia l’ex Convento dell’Annunziata. L’imponente edificio risalente al XV secolo, dopo un trascorso da colonia marina, è ora sede di iniziative culturali. La baia, patrimonio dell’Unesco, ospita in estate la pittoresca Barcalorata una magnifica festa di mare, di barche, luci e colori. [Il Cavalier Gualino] "regalò a Sestri nell'estate del 1923 (?) una festa straordinariamente romantica, allegra e lunare"... "piacque assai questo festino" ... "vennero le Marchese Balbi che ancora villeggiavano nel palazzo di proprietà che porta il loro nome; vennero i Marchesi Sertorio col loro seguito di bambinetti in pizzi e trine...; vennero i Marchesi Cattaneo della Volta, noleggiando, sportivi, uno dei leudi vinaccieri che allora occupavano tutto il litorale di ponente...

Villa Balbi già Brignole
Il palazzo, improntato al lusso e alla magnificenza, fu eretto tra il terzo e il quarto decennio del Seicento probabilmente volere di Giambattista Brignole, che soggiornò spesso a Sestri Levante; il figlio Gio Carlo Brignole lo arricchì del giardino che tuttora lo circonda. Nel1853, dopo la morte del cardinale Giacomo Brignole, che qui dimorò, i nipoti Balbi vennero in possesso dell'edificio. Dal 1947 la villa è adibita ad albergo. L'aspetto originario della villa si può cogliere dalle prime rampe del bel sentiero che conduce a Punta Manara. Agli inizi del Novecento l'ingresso, originariamente affacciato sul carrùggio, è stato spostato sul lato a mare in stile liberty dai fratelli Coppedè.

Vela per Colombo di Pomodoro
Realizzata nel 2002 da Giò Pomodoro la scultura in bronzo poggia su un doppio basamento circolare in marmo che rappresenta il mare. Nel mezzo sono incise le parole del poeta Mario Luzi: “Quale viaggio ti hanno dato i venti...”

Rocche di Sant’Anna
Qui inizia il percorso che, passando attraverso la storica Aemilia Scauri, dove sono ancora visibili i cosiddetti “ponti romani", giunge ai ruderi della Chiesa di S. Anna (XVI secolo). Da qui il panorama spazia su tutta la Baia della Favole e sul promontorio di Portofino. Recentemente questo territorio è diventato un SlC, Sito di Importanza Comunitaria. [vedi pannello esplicativo].

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Ultima modifica il Venerdì, 16 Settembre 2022 18:22