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Nel mese di aprile FIAB Tigullio riproporrà Piccoli ciclisti crescono anche a Rapallo, con una serie di appuntamenti che abbiamo riunito sotto il nome di AbiCi.
Grazie alla collaborazione con l’Istituto Comprensivo Rapallo-Zoagli, che ha messo a disposizione il cortile delle scuole Marconi (lato Via Emiliani), sarà possibile creare un percorso protetto ed insegnare ai bambini come muoversi in bici e in città rispettando le regole del codice stradale e gli altri utenti.

Proporremo giochi ed esercizi per imparare divertendosi a mantenere l’equilibrio, pedalare, frenare, fermarsi (anche in salita, discesa e sterrato), seguire percorsi obbligati evitando ostacoli. Faremo anche conoscere la bicicletta e le regole base della circolazione. L’iniziativa é rivolta ai bambini delle classi 1°, 2°, 3° della primaria divisi in gruppi di 5, omogenei per capacità.

Gli incontri si svolgeranno a partire dal 1 aprile per 4 sabati (1, 15, 22 e 29 aprile) per la durata un’ora, dalle 15.30 alle 16.30 con partecipazione finale a Bimbimbici insieme ai genitori domenica 28 maggio.
Le schede di adesione saranno distribuite agli studenti dall’Istituto Comprensivo Rapallo-Zoagli e gli incontri saranno organizzati da FIAB Rapallo con soci volontari come istruttori con la presenza obbligatoria di un genitore. Per l’attività è richiesto un piccolo contributo di € 2 . 
? In allegato trovate la scheda del progetto che verrà consegnata ai bambini insieme alla scheda di iscrizione.

Il sogno di FIAB Tigullio sarebbe realizzare sul territorio uno spazio didattico permanente come il Barntrafikskolan, realizzato in Svezia, di cui ci ha raccontato Viola in questo articolo anche perchè FIAB promuove da sempre la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico silenzioso, salutare, rispettoso dell’ambiente e della città.
I benefici dell’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto, soprattutto per i bambini, si riflettono non solo sulla mobilità urbana ma anche sul fisico. Tra i 5 e i 14 anni l’organismo è in crescita e c’è la maturazione dell’apparato locomotore (muscolo-scheletrico) e del sistema nervoso. La crescita avviene sotto lo stimolo funzionale del movimento e richiede tempi lunghi, ma soprattutto un’azione costante e quotidiana. Con lo spostamento in automobile l’organismo è fermo, seduto, al caldo, il respiro è a riposo, il cuore lento; praticamente stiamo continuando a riposare. Anche l’attenzione è ridotta e la mente poco stimolata. Non siamo sollecitati da quanto ci circonda e siamo separati dall’ambiente esterno (assenza di contatti con la natura e con le persone). In auto il bambino è passivo, è trasportato da altri e viene spostato senza poter attivare alcuna iniziativa; deve aspettare di arrivare, ma in realtà non fa un vero tragitto. In pratica il bambino in auto torna ad essere un lattante, quando veniva da altri spostato nello spazio come un pacco. 

Lo spostamento in bicicletta sollecita l’apparato locomotore ed attiva il sistema cardiocircolatorio e respiratorio in proporzione alla velocità prodotta. Dopo l’inattività notturna il motore del nostro organismo viene avviato e ben scaldato, pronto per affrontare una giornata. Con la posizione seduta è possibile spostarsi scaricando il peso dello zaino (per questo è importante che il bambino in bici tenga una posizione sufficientemente eretta, evitando di chinarsi troppo in avanti) In bici si ottiene uno spostamento nello spazio abbastanza veloce (si triplica la velocità che si può tenere a piedi), mantenendo la possibilità di entrare in contatto con l’ambiente circostante (quartiere, natura, persone...) In bici il bambino è protagonista del suo movimento e può mettere alla prova se stesso, le sue competenze e le sue conoscenze. 

Per questo è importante fornire i giusti strumenti affinché il bambino acquisisca una mobilità autonoma, insistendo presso le Amministrazioni affinché si creino percorsi protetti casa-scuola per permettere agli adulti del futuro di crescere sani e consapevoli.
Da sempre FIAB favorisce la mobilità sostenibile organizzando nei Comuni sia il Pedibus che il Bicibus. Nel 2019 avevamo cercato di fotografare la situazione sul nostro territorio per cercare di capire come agire muovendosi da dati certi.

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