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Sabato, 22 Marzo 2025 14:08

Elezioni FIAB 2025

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Anche se la storia della nostra Associazione fonda le sue radici nel Coordinamento Nazionale Amici della Bicicletta , la FIAB viene fondata nel 1988 in un incontro a Roma e costituita formalmente con atto notarile a inizio 1989.
Costituitasi come organizzazione federativa, per riunire le diverse associazioni locali, da Statuto affida il coordinamento delle attività e la rappresentanza della Federazione al Presidente, al Consiglio di Presidenza e al Consiglio Nazionale, che vengono eletti ogni tre anni dall'Assemblea ordinaria.
 
Il 13 aprile si terranno le elezioni e dopo molti anni con un solo candidato alla presidenza, quest’anno avremo due candidati: Susanna Maggioni e Luigi Menna.
 
Susanna Maggioni, di natali genovesi, è membro dell’Associazione FIAB Treviso Amici della Bicicletta dal 2018, Presidente dell’Associazione locale FIAB dal 2020 al 2022. Nell’ultimo triennio è stata consigliera nazionale.
Segnaliamo, tra le altre, una bella intervista a BikeItalia che linkiamo qui.

La scheda della sua candidatura la trovate qui.
 
Luigi Menna, romano, é membro dell’Associazione FIAB Roma Ruotalibera dal 2014 e collabora con il Consiglio Nazionale e la Presidenza per la gestione amministrativa e fiscale della FIAB dal 2019.
Su YouTube trovate un suo intervento recente.
 
La scheda della sua candidatura la trovate qui.
 
I due candidati stanno attualmente incontrando i vari coordinamenti regionali per presentarsi e illustrare i loro programmi.
In Liguria, gli appuntamenti, su piattaforma Zoom, saranno i seguenti.
  • Giovedì 27 marzo alle ore 20:30: Susanna Maggioni
  • Martedì 2 aprile alle ore 17:30: Luigi Menna
FIAB Genova offre ai soci interessati la possibilità di chiedere il link per poter assistere agli incontri inviando una richiesta alla email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Martedì, 24 Settembre 2024 20:51

Contaciclisti 2024 : report dati

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La Settimana Europea della Mobilità Sostenibile (Sems) di quest’anno ha visto nuovamente i volontari di FIAB Tigullio sulle strade di tre delle nostre città della Riviera a “contare i ciclisti”.

Operazione importantissima nel mese in cui siamo in attesa dell'approvazione del Nuovo Codice della Strada in base al quale le corsie ciclabili leggere, segnalate unicamente da strisce bianche e senza protezione fisica tra la corsia ciclabile e la carreggiata destinata ai veicoli a motore, non verrebbero più considerate conformi alle normative di sicurezza stradale. Massimo Gaspardo Moro, consigliere nazionale e responsabile Centro Studi Fiab, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport sottolineava che "è chiaro che la pista ciclabile è la migliore, a livello di sicurezza soprattutto, ma non sempre è possibile realizzarla, per mancanza di spazio o mancanza di risorse. La soluzione delle corsie ciclabili, dove è stata applicata, ha dato ottimi risultati per cui dire che non si può fare una pista ciclabile è molto limitante e rende più difficile il lavoro dei Comuni". 

Chi ContaciclistiA questo punto è importante più che mai leggere i dati delle rilevazioni effettuate quest’anno sul nostro territorio e confrontarle con quelle dello scorso anno, indicando però che la fascia oraria di interesse quest’anno è inferiore di un’ora.
I dati registrati a Sestri Levante lunedì 16 settembre, dalle ore 7 alle ore 9, indicano un totale di 298 passaggi di ciclisti che hanno scelto di spostarsi soprattutto dove ci sono corsie o delle piste ciclabili : 134 transitati nella zona est del Parco Mandela, 145 in Piazza della Repubblica, sulle corsie che verrebbero eliminate dal CdS e solo 19 in stazione in una fascia oraria in cui la maggior parte dei pendolari per Genova è gia partita. Se confrontiamo i dati con quelli dello scorso anno, sottraendo la fascia oraria in eccedenza (lo scorso anno il conteggio si era svolto sino alle 10 del mattino) i passaggi di quest’anno hammo avuto incremento in positivo del 109,86% (298 passaggi nel 2024 vs 142 passaggi nel 2023)
La riflessione maggiore, secondo noi, nell’area di Sestri Levante potrebbe venire in merito allo scarso utilizzo della bicicletta come mezzo per l’intermodalità treno+ bici. Evidentemente l’aver sostituito le vecchie rastrelliere ed aver tentato di mantenere il decoro nelle zone dedicate ai cicloposteggi non è stato sufficiente per incentivare questa scelta, che può essere condizionata anche dall’impossibilità dei ciclisti /lavoratori / studenti di trovare ambienti bike friendly (si confronti con il decalogo diffuso da Fiab nel 2020 reperibile in allegato a questo articolo).   

Martedì 17 settembre i volontari di FIAB Tigullio hanno contato i ciclisti a Lavagna. La stazione di Lavagna, nella medesima fascia oraria di Sestri Levante, appare decisamente più viva. Piazza Cordeviola, punto nevralgico e di intersezione, è quello più battuto dai ciclisti. Il totale delle biciclette registrate è di 256 contro le 226 nella stessa fascia oraria lo scorso anno (abbiamo sottratto 166 al totale registrato per riportare i dati alla medesima fascia oraria di registrazione di quest’anno) Anche in questo caso c’è un lieve incremento dei ciclisti, pari al 13,27%.

 Su Chiavari i volontari di FIAB Tigullio hanno raggiunto le loro quattro postazioni venerdì 19 settembre. Visto che lo scorso anno la fascia oraria di registrazione era stata la stessa, non è stato necessario fare sottrazione ai dati totali, rilevando una stabilità della situazione (594 passaggi lo scorso anno, 593 quest’anno), con un impercettibile decremento dello 0,17%. 

Il numero dei mezzi motorizzati transitati non è stato conteggiato ma indubbiamente era molto superiore a quello delle biciclette. Questo ci fa riflettere sul fatto che la ripartizione modale tra mezzi motorizzati e mezzi di mobilità attiva (piedi e bicicletta) è ancora troppo spostata verso la mobilità a motore, nonostante gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 prevedano tra l’altro la diminuzione del tasso di veicoli in circolazione, la crescita ed elettrificazione del trasporto pubblico, l’aumento della mobilità a piedi e in bicicletta e il riequilibrio delle modalità di spostamento privilegiando sistemi sostenibili. 

FIAB, ben conscia che la bicicletta é lo strumento utile al raggiungimento di 11 dei 17 obiettivi fissati dall’ Agenda, é disponibile per sostenere le amministrazioni locali nella progettazione di spazi pubblici civilmente condivisi, nella promozione di attività fisica legata all’uso della bicicletta (obiettivo 3), nella lotta al cambiamento climatico (obiettivo 13) e nel contribuire a creare città più inclusive, sicure e sostenibili (obiettivo 11). Invita tutti a leggere il documento redatto dalla Federazione Ciclistica Europea (ECF) e dall’Alleanza Mondiale dei Ciclisti (WCA) che è stata messa in rete poco dopo la sottoscrizione dell’Agenda 2030 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite. La pubblicazione in inglese é scaricabile dal sito della Federazione Ciclistica Europea a questo link

Allegate alla presente le tabelle relative al computo dei ciclisti nei tre comuni di riferimento.

 

Nell’ambito della campagna #PRIMALABICI lanciata da FIAB per promuove l’uso della bicicletta negli spostamenti quotidiani come mezzo sicuro e sostenibile per se stessi e gli altri, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta mette a disposizione delle aziende un Decalogo con utili indicazioni per rendere i luoghi di lavoro bike-friendly così da incentivare il bike-to-work tra i lavoratori.

L’iniziativa, rivolta a tutte le aziende pubbliche e private di ogni dimensione, è supportata dall’immagine aggiornata della campagna CASA-LAVORO, PRIMA LA BICI! Attraverso il Decalogo per aziende bike-friendly (che trovate in allegato, nella sezione download), FIAB fornisce in modo chiaro e sintetico indicazioni pratiche per aziende di ogni dimensione.
Cosa serve a chi sceglie di andare al lavoro in bici? Parcheggiare in sicurezza e potersi cambiare. Ma occorre anche motivare con adeguata comunicazione e incentivi mirati.

Il vademecum tratta ciascun aspetto con soluzioni dal livello minimo a quello buono e ottimo, dagli interventi basilari fino a iniziative più strutturate. Un esempio? All’esigenza di parcheggiare la bici, l’azienda può rispondere con l’installazione di rastrelliere adeguate (intervento minimo), fornire in aggiunta una tettoia (intervento buono), oppure predisporre un locale chiuso dove riporre le biciclette attrezzato per piccole riparazioni (intervento ottimo).

«Anche l’OMS raccomanda di muoversi in bicicletta per garantire il distanziamento sociale e mantenersi in salute – ricorda Alessandro Tursi, presidente FIAB – Senza salute, come abbiamo visto, non c’è economia ne ripresa. Ecco perché tendiamo la mano alle aziende per accompagnarle nelle politiche di responsabilità sociale. Aziende e sindacati assieme possono fare la propria parte per il comune obiettiva del benessere dei lavoratori, e quindi anche dell’azienda e della collettività».

In tema della sicurezza è fondamentale anche nel bike-to-work e l’impegno di FIAB negli anni ha portato ad esempio, nel 2016, al riconoscimento INAIL dell’ infortunio in itinere per chi sceglie di andare al lavoro in bicicletta. Le aziende, inoltre, possono offrire ai dipendenti, come incentivo, la polizza RC per spostamenti in bici. Un’interessante soluzione è l’adesione a CIAB-Club Imprese Amiche della Bicicletta (partner della campagna CASA-LAVORO, PRIMA LA BICI!) che prevede la copertura assicurativa RC per tutti gli spostamenti in bici dei dipendenti. In alternativa, l’azienda può assicurare ciascun dipendente mediante il tesseramento individuale a FIAB, che include la copertura assicurativa RC Bici per danni a terzi provocati in bicicletta.

[NdR: articolo originale QUI]

Nella Settimana Europea della Mobilità 2023, FIAB Tigullio ha effettuato un monitoraggio sull'uso della bicicletta nelle tre città del Tigullio indicate in tabella, rispettivamente nelle mattine del 18, 19 e 20 settembre.

I dati statistici che qui riportiamo confermano una buona scelta della bici per spostarsi in città da parte di molti cittadini.

 

Tabelladaticontaciclisti2023

(*) Nella rotonda di Via Baden Powell / Via Bozzano il conteggio é stato effettuato dalle ore 7:30 alle ore 9:00.
     A Chiavari il conteggio é stato effettuato dalle 07:00 alle 9:00.

Il numero dei mezzi motorizzati transitati non è stato conteggiato ma indubbiamente era molto superiore a quello delle biciclette. Questo ci fa riflettere sul fatto che la ripartizione modale tra mezzi motorizzati e mezzi di mobilità attiva (piedi e bicicletta) sia ancora troppo spostata verso la mobilità a motore.

Riteniamo che tali monitoraggi vadano svolti con maggiore frequenza durante l'intero arco dell'anno e invitiamo i comuni a fare da "registi" individuando le zone, le giornate e le fasce orarie per ottenere dati maggiormente significativi. Fiab Tigullio si rende disponibile a collaborare in tal senso.

Considerando che l'obiettivo della Settimana Europea della Mobilità è far riflettere sui consumi energetici e, in particolare, sui consumi derivanti dalla mobilità urbana che hanno sempre maggiori costi per la collettività non solo in termini ambientali è urgentemente necessario togliere i veicoli inquinanti dalle strade e trasformare il modo in cui ci muoviamo in città se vogliamo fermare la crisi climatica e risolvere l'emergenza sanitaria dell'inquinamento atmosferico. 

Diminuire il tasso di veicoli in circolazione, far crescere ed elettrificare il trasporto pubblico, aumentare la mobilità a piedi e in bicicletta e riequilibrare la modalità di spostamento privilegiando sistemi sostenibili, questi sono gli obiettivi al 2030. 

Allegate tabelle con i dettagli dei conteggi a Sestri Levante, Lavagna e Chiavari 

 

 

 

Ieri, mercoledì 13 marzo, ha preso il via alla Camera dei Deputati l'esame del disegno di legge sulla riforma del Codice della strada.
In questa settimana di proteste e mobilitazioni in oltre 40 città, la Camera non é riuscita ad approvare in prima lettura il testo cui sono stati presentati 240 emendamenti, rimandando il suo esame a martedì prossimo (19 marzo), giorno in cui è anche previsto il voto finale. Poi si passerà al Senato.

ScreenshotVimeo  Nel frattempo si sono unite alle voci delle piazze quelle di madri, figlie, fratelli di vittime sulla strada, che si rivolgono al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, chiedendo la    revisione del testo di legge per tutelare ciò che di più sacro esiste: la vita umana.

Stessa cosa fanno, sempre nella giornata di ieri, 30 organizzazioni non governative di tutta Europa*, impegnate nella promozione della sicurezza stradale e della mobilità urbana sostenibile che le inviano una lettera il cui incipit recita così: “Desideriamo esprimere la nostra profonda preoccupazione per le deliberazioni parlamentari in corso in Italia in merito alla riforma del Codice della Strada (d.d.l. 1435)”.
In copia alla missiva anche al presidente della Camera dei Deputati e ai capigruppo della Camera.

  Se anche tu vuoi essere una di quelle voci, sei ancora in tempo a scrivere al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
  Il link che ti rimanda alla lettera già scritta e completa di destinatari lo trovi QUI

 

L'articolo di approffondimento (quasi) completo di quello che è successo in quasi tutte le città lo trovate qui.

 

*La lista delle organizzazioni che hanno sottoscritto la lettera:

  • ECODES – fondazione specializzata in policy, ricerca e sviluppo sostenibile – Spain- https://ecodes.org/
  • Ecologistas en Acción la Rioja – Spain – confederazione di oltre 300 gruppi ambientalisti attivi nel paese – https://www.ecologistasenaccion.org/federaciones/la-rioja/
  • Amycos – Spain – ONG per lo sviluppo sostenibile – www.amycos.org
  • Revuelta Escolar – Spain – https://www.revueltaescolar.com/
  • ConBici – Coordinadora en defensa de la bicicleta – Spain – conbici.org
  • Ruedas Redondas – Spain – ruedasredondas.org
  • A Pie – Asociación de Viandantes – Spain – https://asociacionapie.org/
  • Andando – Coordinadora de Asociaciones Peatonales – Spain and Portugal –
  • ZERO- Associação Sistema Terrestre Sustentável – Portugal – https://zero.ong/
  • Road Safety Support – UK – organizzazione non profit che offre consulenza specializzata per ridurre il numero di morti e feriti sulle strade – roadsafetysupport.co.uk
  • PACTS – Parliamentary Advisory Council for Transport Safety – UK – pacts.org.uk
  • Transport Action Network – UK – associazione a difesa di un trasporto sostenibile per le persone – transportactionnetwork.org.uk/
  • Mums for Lungs – UK – network di attivisti a difesa della qualità dell’aria – www.mumsforlungs.org/
  • RoadPeace – UK – organizazzione nazionale a sostegno delle vittime delle collisioni stradali – roadpeace.org
  • CPRE – The countryside charity London – UK – cprelondon.org.uk/
  • Action Vision Zero – UK – actionvisionzero.org
  • VSV – Flemish Foundation for Traffic Knowledge – Belgium – vsv.be
  • Respire – France – Associazione nazionale per migliorare la qualità dell’aria e difendere le vittime dell’inquinamento – respire-asso.org/
  • ECOCITY – Greece – ecocity.gr
  • Clean Air Action Group – Hungary – https://www.levego.hu/
  • Rodzic w miescie – Parents in the city – Poland – https://rodzicwmiescie.pl/
  • Cyklokoalícia – Cycling Coalition – Slovakia – cyklokoalicia.sk

 

 


Dal 9 al 12 marzo in tante città italiane si svolgeranno manifestazioni contro la revisione del Codice della Strada proposta dal MIT. La richiesta è una: città vivibili e strade sicure, la sicurezza stradale ha un’altra direzione.
Serve un approccio scientifico e sistemico: agendo sulla moderazione della velocità, non solo attraverso i limiti ma anche con controlli e ridisegno dello spazio pubblico. Occorre realizzare interventi normativi a favore della mobilità attiva e del potenziamento del trasporto pubblico, e agevolare percorsi verso le città 30, prendendo esempio da Bologna.
“Stop al Nuovo Codice della Strage“ è una mobilitazione che parte dalla piattaforma #Città30Subito a cui si uniscono associazioni e attiviste/i di tutta Italia.
L'appuntamento è lunedì 11 marzo alle 18:00 in piazza De Ferrari per chi è in bici o col proprio mezzo di micromobilità sostenibile e per tutti e tutte alle 18:30 sotto la Prefettura in Largo Lanfranco.
  Trovate tutte le informazioni sulla pagina Facebook di #genovaciclabile.

   Per chi vuole avere un approfondimento sui problemi legati al nuovo codice della strada, Andrea Colombo ha condiviso sul suo Drive delle slides che illustrano le criticità più gravi del disegno di legge C. 1435.

Martedì, 02 Gennaio 2024 15:32

Cycling Without Age... in bici senza età

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Il 16 dicembre, come alcuni di voi ricorderanno, si è tenuta a Sestri Levante una pedalata inclusiva, parte di un evento finale del progetto LIGURIA LEVANTE TOURISM 4ALL. Il progetto è stato portato avanti dalla Fondazione Mediaterraneo per conto dei Comuni di Sestri Levante, Lavagna, Deiva Marina, Framura e Moneglia e di Regione Liguria. È stata l’occasione per provare i tre nuovi mezzi inclusivi che prossimamanete saranno gratuitamente disponibili su prenotazione.

mezzi inclusivi

I mezzi inclusivi acquistati per il progetto LIGURIA LEVANTE TOURISM 4ALL.

 

Fiab Tigullio Vivinbici si è messa a disposizione e ha collaborato all’organizzazione della pedalata con i suoi volontari.

pedalata inclusiva modDue scatti della pedalata inclusiva del 16 dicembre 2023.

 

Io purtroppo non ero presente, ma questo evento mi ha fatto tornare alla mente un progetto molto interessante di cui avevo letto alcuni mesi fa. Si tratta del movimento Cycling Without Age nato in Danimarca nel 2012 dall’idea di Ole Kassow e ora presente in 39 paesi, tra cui la Svezia (da dove vi scrivo), in 3000 diverse località.

L’idea di Ole era quella di aiutare le persone anziane a tornare in bicicletta, cercando di risolvere il problema di una mobilità limitata. La soluzione di Ole è stata quella di utilizzare un risciò e ha così iniziato a offrire giri gratuiti in bicicletta ai residenti delle case di riposo della zona.

I principi guida di Cycling Without Age sono:

  • Generosità: la generosità e la gentilezza sono alla base di questo progetto! Tutto parte con l'atto generoso di portare a fare un giro in bicicletta una o due persone anziane o diversamente abili. È un atto semplice che tutti possono fare.
  • Lentezza: la lentezza permette la percezione dell’ambiente circostante e l’attivazione dei sensi, e permette anche alle persone che si incontrano lungo il percorso di incuriosirsi e informarsi su Cycling Without Age, magari anche fermandosi per una chiacchierata.
  • Narrazione: le persone anziane hanno così tante storie che saranno dimenticate se non gliele facciamo raccontare e non le ascoltiamo. La narrazione per Cycling Without Age è raccontare storie in bicicletta, ascoltare storie in bicicletta, condividere le storie ascoltate tramite passaparola o sui social media.
  • Relazioni: Cycling Without Age dà la possibilità di creare una moltitudine di nuove relazioni: tra generazioni, tra anziani, tra piloti e passeggeri, dipendenti delle case di riposo e familiari. Le relazioni costruiscono fiducia, felicità e qualità della vita.
  • Senza età: la vita si svolge a tutte le età, le emozioni si vivono a qualsiasi età. Cycling Without Age significa permettere alle persone di invecchiare in un contesto positivo, dando opportunità di interazione con la comunità locale.

Cycling Without Age funziona molto semplicemente. Le associazioni, le case di riposo o i comuni interessati possono affiliarsi all’organizzazione internazionale tramite il sito ufficiale. Per le associazioni o i comuni chi devono acquistare uno o più mezzi inclusivi ci sono molti consigli utili su questo sito. I volontari (chiamati piloti) danno la disponibilità per gite in bicicletta con le persone interessate tutte le volte che lo desiderano. È tutto guidato dalla motivazione delle singole persone e ovviamente tutto si svolge a titolo gratuito secondo il regolamento dell'organizzazione. Generalmente i piloti seguono un breve corso di introduzione, per esempio per quanto riguarda l’utilizzo di questi mezzi particolari e la sicurezza stradale.

Come vi ho già accennato questa organizzazione è presente anche in Svezia, a Malmö dal 2015 e in una quarantina di altri comuni. Cykelfrämjandet, l’associazione gemella di FIAB qui in Svezia, collabora con l’organizzazione svedese di Cycling Without Age, che si chiama Cykling utan ålder, che a sua volta collabora anche con i volontari della Croce Rossa.

cykling utan ålder

Uno dei bellissimi risciò utilizzai a Malmö dove il progetto Cykling utan ålder include ben 17 diverse strutture in tutta la città.

          

Personalmente credo che questo sia un progetto bellissimo, che cresce sempre di più in Europa e nel mondo e che spero possa radicarsi con solidità anche in Italia. Deve essere bellissimo per una persona impossibilitata a utilizzare autonomamente la bicicletta poter comunque sentire il vento tra i capelli, sapendo di potersi fidare di un’altra persona! E deve essere bellissimo anche prendersi la responsabilità di accompagnare una persona anziana o diversamente abile in qualche avventura sui pedali, poter donare il proprio tempo per vivere e far vivere emozioni positive!

Sestri Levante sarebbe un luogo perfetto per far partire questo progetto: ci sono associazioni come Fiab Tigullio Vivinbici e NoiHandiamo che sono molto attive e potrebbero reclutare volontari; ci sono i nuovi mezzi inclusivi appena inaugurati; ci sono case di riposo che potrebbero essere interessate al progetto; ci sono percorsi ciclabili accessibili e in buona parte sicuri, c’è il mare che non perde mai occasione per farci sentire l’energia positiva della natura… e allora cosa aspettiamo???

Grazie per il tempo che avete dedicato a questa lettura! Se non li aveste già letti, qui trovate i miei precedenti articoli.

Sempre sui pedali, Viola.

 

Domenica, 04 Giugno 2023 08:51

Paciclica 2023 : racconto di chi c'era

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Paciclica, come si legge sul sito, è un progetto di impegno di pace e sostenibilità ambientale e solidarietà civile, testimoniato in bicicletta. Paciclica partecipa alla Marcia della Pace Perugia-Assisi, coordinando la convergenza di tutti gli amici della Pace in bicicletta, che vogliono partecipare a questo evento di fratellanza arrivando da ogni luogo spingendo sui pedali.
La cordata blu piemontese/ligure è alla sua seconda partecipazione a Paciclica/Marcia della pace. L’iniziativa è stata organizzata da Fiab Torino, con Massimo Tocci come referente, con la collaborazione del nostro socio storico Rosario Macchia, cui dobbiamo anche questo interessante memoir scritto in prima persona.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 6 persone, bicicletta e il seguente testo "iclica cielica Pedalate di impegno civile in bici per l'Ambiente e per la Pace 感 FIAB SW www STOP GLOBAL WARMING onlus.it"Per variare il percorso e renderlo dissimile da quello dell’edizione del 2021, si è deciso di svilupparlo in tre tappe e mezza con pernottamenti a Pontedera, Siena e Castiglione del Lago e ricorso a intermodalità con treno da Poggibonsi a Siena.
Interessantissimo l’aspetto turistico con emergenze quali P.zza dei Miracoli a Pisa, Siena, la strada delle crete senesi, Lago Trasimeno ed altro. Il gruppo ha usufruito di diverse ciclovie di interesse nazionale: la Versiliana, Ciclovia dell’Arno, Bike travel crete senesi, Anello lago Trasimeno, Ciclovia Perugia – Lago Trasimeno.
Le 3 tappe intere, quasi 100 km circa di media, si sono forse rivelate eccessive. Durante il viaggio nessun incidente, nessuna caduta, nessuna foratura e pochissima e sopportabilissima pioggia.

Il gruppo era composto da un numero variabile di componenti da 8 a 10 nelle diverse tappe, di cui: 3 soci Fiab Torino Bici e Dintorni, 1 socio Fiab Torino Bike Pride, 2 soci Fiab Genova, 4 soci Fiab Tigullio.

E’ stata molto apprezzata la formula che consente massima libertà per cene e pernottamenti. Così facendo ogni partecipante può personalizzare confort e budget, nel rispetto di norme di legge ed indicazioni di Fiab Nazionale.

L’edizione 2023 di Paciclica ha avuto un impatto eccezionale a livello mediatico.

Il sottoscritto non ricorda un evento Fiab (raduno nazionale, bicistaffetta, Conferenza Presidenti, Assemblea Nazionale, Bimbimbici etc) che abbia avuto tanta attenzione soprattutto dalla TV di Stato. Ciò è stato possibile grazie al gran lavoro preliminare di tutti ma soprattutto della Vice Presidente Valeria Lorenzelli e di Fiab Perugia (Laura Cinti ma non solo). Risulta enormemente accresciuto l’accreditamento ed il riconoscimento da parte di Lotti e del Tavolo della Pace.

Con il comunicato inviato ieri agli organi di stampa ed agli Amministratori dei Comuni del territorio, FIAB ha espresso, con grande rammarico, la completa disapprovazione in merito all'intervento realizzato dal Comune di Lavagna nel tratto dal Parco Tigullio alla stazione di Cavi.

A lavori ultimati, sono evidenti le gravi carenze dell’opera:

- non rispetto della normativa relativa alla larghezza minima delle ciclabili (DM 557/99, che, agli articoli 4 e 7, prescrive al minimo 150 cm di larghezza per percorsi ciclabili monodirezionali adeguatamente incrementati nel caso di presenza pedonale). In alcuni tratti, come evidenziato nelle foto, si riscontrano invece larghezze di 120/130 cm, fino addirittura a 100 cm in corrispondenza di un palo della luce

- pericolosità dovuta alla commistione del traffico pedonale e ciclistico in uno spazio ristretto

- pericolosità per il rischio di apertura delle portiere delle auto, in mancanza di uno spazio di rispetto

- assenza di un cordolo che impedisca alle auto di posteggiare direttamente sulla sede della ciclopedonale

- completa mancanza di segnaletica orizzontale e verticale che indichi l’unidirezionalità del tratto.


➡️ Trovate il comunicato stampa in allegato.

 

Era da un po’ di tempo che volevo raccontarvi delle ciclovie nazionali svedesi, sperando di invogliare qualcuno a farsi una bella ciclovacanza da queste parti!

Attualmente le ciclovie nazionali sono sette:

  1. Kattegattleden, 390 km da Göteborg a Helsingborg
  2. Sydostleden, 274 km da Växjö a Simrishamn
  3. Sydkustleden, 260 km da Simrishamn a Helsingborg
  4. Unionsleden, 350 km da Karlstad a Moss (Norvegia)
  5. Ätradalsleden, 200 km da Falköping a Falkenberg
  6. Vänerleden, 640 km intorno al lago Vänern
  7. Göta kanal, 220 km da Mem a Sjötorp

La prima ciclovia, Kattegattleden, è stata inaugurata nel 2015 e le altre successivamente in questi ultimi anni. Le ultime tre non sono ancora state inaugurate ufficialmente. Ogni ciclovia ha il suo numero di identificazione che viene scritto su tutti i cartelli lungo il percorso. Tutte le ciclovie comprendono itinerari misti, con tratti su percorsi ciclabili o ciclo-pedonali asfaltati o sterrati e altri tratti su strade asfaltate o sterrate a basso traffico.

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Per poter ottenere la certificazione di Nationell turismcykelled una ciclovia deve essere lunga almeno 200 km e deve avere come punto di partenza e di arrivo due centri abitati facilmente raggiungibili col trasporto pubblico. Poi ci sono una serie di criteri di qualità che vengono presi in considerazione e giudicati per assegnare la certificazione: alcuni esempi di criteri sono l’accessibilità del percorso (che sia accessibile per bici con carrello al seguito per esempio, ma anche che sia accessibile per chi vuole raggiungerla con i mezzi pubblici), la sicurezza stradale, l’attrattività del percorso (presenza di luoghi di interesse culturale, storico e naturalistico, ma anche di luoghi per alloggiare, mangiare e rifornirsi lungo il percorso), la presenza di materiale informativo in rete in più lingue, con informazioni su come raggiungere la ciclovia col trasporto pubblico e con una carta digitale.

L’ente che si occupa di controllare se i criteri vengono soddisfatti è Trafikverket, l’autorità statale amministrativa che si occupa della gestione della rete dei trasporti svedesi. Invece la creazione del percorso e la richiesta di certificazione vengono generalmente portate avanti da enti locali come i comuni e le regioni.  

La stagione migliore per percorrere queste ciclovie è ovviamente quella estiva, diciamo da maggio a settembre, o da aprile a ottobre per quelle più meridionali. In generale non è difficile trovare alloggi sul percorso, da alberghi a ostelli, da campeggi a bed&breakfast l’offerta è ampia e varia. In alta stagione è sicuramente meglio prenotare. In alternativa si può sfruttare la possibilità di dormire in tenda e godere del diritto di pubblico accesso, Allemansrätten*. Per i rifornimenti alimentari mi sento di consigliare di non improvvisare, in alcuni tratti si possono percorrere km e km senza incontrare negozi o ristoranti. Inoltre gli orari di apertura sono molto diversi da quelli a cui siamo abituati in Italia, specialmente nel fine settimana, e si rischia di rimanere a bocca asciutta! Quindi sempre meglio viaggiare con delle scorte e con delle idee ben precise sui posti dove si può mangiare o fare rifornimento.

Kattegattleden

Questa ciclovia, lunga 390 km e divisa in 8 tappe, unisce Helsingborg a Göteborg. Il percorso fa parte dell’itinerario EuroVelo 7 Sun Route che attraversa l’Europa da Nord a Sud, da Capo Nord a Malta.

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Tutte le informazioni sulle tappe e la carta sono consultabili al sito https://kattegattleden.se/en

Sia Helsingborg che Göteborg, come anche altre cittadine lungo il percorso, sono facilmente raggiungibili in treno (con bici al seguito) anche direttamente da Copenhagen per chi arrivasse in aereo dall’Italia. Per chi non lo avesse già letto, qui trovate un mio articolo riguardo l’intermodalità di viaggio bici+treno in Svezia.

Personalmente ho percorso circa 330 km di questa ciclovia nel giugno 2016, quando io e il mio compagno abbiamo fatto la nostra prima ciclovacanza qui in Svezia. Purtroppo, in quell’occasione ho anche scoperto di avere un’allergia al polline che in Italia non si era mai manifestata, e così ho dovuto optare per un rientro anticipato perché non ero più in grado di pedalare nell’ultimo tratto. Il fatto che la ferrovia seguisse all’incirca tutto il percorso mi ha reso il rientro facile.

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I luoghi di interesse lungo la ciclovia Kattegattleden sono molti, a partire dalle diverse città che si attraversano come Helsingborg, Halmstad, Falkenberg e Varberg che offrono musei, parchi, monumenti oltre che occasione di alloggio e ristoro. A Helsingborg potrete anche visitare la Barntrafikskolan di cui vi avevo raccontato qui. Göteborg poi meriterebbe almeno una giornata extra per la visita della città e/o dell’arcipelago. Ma anche i siti di interesse naturalistico non mancano, per esempio la riserva naturale di Kullaberg (un posto dove vado quando ho voglia di Liguria!) e i Naturum** di Getterön e Fjärås Bräcka.

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Altre attrazioni sul percorso sono i vari castelli come Sofiero, Krapperup e Tjolöholm e i diversi musei come il museo della ferrovia a Ängelholm, il museo del disegno a Laholm e il museo d’arte moderna di Mjellby, che ospita la collezione del Halmstadgruppen, un gruppo di artisti cubisti e surrealisti attivo nella prima metà del 900 a Halmstad.

Lungo il percorso ci sono poi diverse soluzioni per alloggiare, come alberghi, ostelli, campeggi e bed&breaksfast. Consiglio vivamente una notte nel meraviglioso e molto curato ostello di Steninge, dove è possibile fare anche solo una pausa fika*** nel bellissimo caffè estivo.

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Sydostleden

Questa ciclovia, lunga 274 km e divisa in 7 tappe, unisce Växjö a Simrishamn. Una parte del percorso fa parte dell’itinerario EuroVelo 10 Baltic Sea Cycle Route che consiste nel periplo del Mar Baltico.

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Il tratto settentrionale è decisamente dominato da boschi e laghi, mentre quello meridionale segue principalmente la costa del Baltico e attraversa la zona dei meleti di Österlen. Se si percorre a settembre si possono acquistare le mele lungo il percorso nei numerosi banchetti e a fine mese si può assistere al Kivik Äppelmarknaden, una grande manifestazione con molti eventi dedicati alle mele e dove ogni anno viene composto un grande quadro fatto di mele!

Tutte le informazioni sulle tappe e la carta sono consultabili al sito https://sydostleden-sydkustleden.se/en/delled/sydostleden#googtrans(sv|en)

Växjö, come anche Kristianstad e Karlshamn, sono facilmente raggiungibili in treno (con bici al seguito) direttamente da Copenhagen per chi arrivasse in aereo dall’Italia. Anche Simrishamn è collegata con la ferrovia, ma solo con treni regionali da Malmö su cui è comunque possibile il trasporto bici.

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Io ho pedalato da Kristianstad a Simrishamn, quindi solo lungo gli ultimi 100 km. In questo tratto merita una citazione la Riserva di Biosfera dell’UNESCO Vattenriket che si estende proprio intorno a Kristianstad e che offre alcune riserve naturali perfette per il birdwatching, un bellissimo Naturum e diversi percorsi per trekking, bici e canoa. Altro sito di interesse è il parco nazionale di Stenshuvud, a metà strada tra Kivik e Simrishamn, con un altro Naturum, la bellissima spiaggia e la possibilità di fare fika nella storica Kaffestuga Annorlunda.

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Sydkustleden

La terza ciclovia, lunga 260 km e divisa in 6 tappe, unisce Simrishamn a Helsingborg e congiunge così Kattegattleden e Sydostleden. Malmö, Landskrona e Helsingborg sono facilmente raggiungibili in treno (con bici al seguito) direttamente da Copenhagen per chi arrivasse in aereo dall’Italia. Anche Lomma, Trelleborg e Ystad sono servite dalla ferrovia, ma solo con treni regionali da Malmö.

Le tappe, con le carte e tutte le informazioni utili, si trovano al sito https://sydostleden-sydkustleden.se/en/delled/sydkustleden

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Questa ciclovia segue quasi esclusivamente la costa, del Baltico a est e del canale dell’Öresund a ovest. Io l’ho percorsa praticamente tutta, o in bici o a piedi, in brevi giri da uno o due giorni, essendo facilmente raggiungibile coi mezzi da Lund, dove vivo.

Diversi sono i punti di interesse che meritano una sosta o una deviazione: per cominciare troverete tra Simrishamn e Ystad il porticciolo di Kåseberga e il sito archeologico di Ale Stenar; se pedalate ad agosto potete fare tappa a Ystad e approfittare del Ystad Jazz Festival per ascoltare un buon concerto jazz. Proseguendo verso Trelleborg incontrerete la punta più a sud di Svezia, Smygehuk, con il bel faro e il bell’ostello negli edifici adiacenti al faro; la penisola di Skanör e Falsterbo merita una sosta per visitare le riserve naturali e il faro di Falsterbo, aperto tra agosto e ottobre nel pieno della stagione migratoria degli uccelli, che vengono contati e inanellati presso la stazione ornitologica.

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Per gli amanti della vita cittadina anche Malmö merita una visita: città molto ciclabile e dalla vita culturale attiva che offre diversi musei ed eventi. Da Malmö si può fare poi una deviazione o prendere il treno per visitare Lund, bellissima città universitaria con la famosa cattedrale romanica, il bel giardino botanico e un paio di musei che meritano una visita.

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Tra Malmö e Helsingborg potrete sostare nei numerosi porticcioli, come Lomma, Barsebäckshamn, Borstahusen, Ålabodarna e Råå oppure visitare la zona escursionistica di Järavallen e la riserva naturale di Hillehögs Dalar.

Da Landskrona si può poi prendere il battello per la bellissima isola di Ven, un’isola da visitare assolutamente in bici (i nostri amici Marco Veirana e Mavi Zonfrillo ne sa qualcosa!!).

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Da Helsingborg invece si può raggiungere facilmente Helsingør, in Danimarca, con il battello e bici al seguito per esplorare le ciclabili danesi, per raggiungere l’aeroporto di Copenhagen in bici o in treno o per visitare il bel castello di Amleto.

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Le ciclovie rimanenti non le ho ancora percorse, quindi sarò più breve. Inoltre le ultime tre sono in fase di completamento e quindi anche le informazioni disponibili sono minori al momento.

Unionsleden

Questa ciclovia, lunga 350 km e divisa in 7 tappe, collega Karlstad, nella regione svedese del Värmland, a Moss, sulla costa norvegese. Karlstad può essere raggiunta con la modalità treno+bici da Göteborg via Kristinehamn. Il collegamento con Stoccolma per viaggiare con la bici in treno mi sembra purtroppo più complicato, per quanto probabilmente più rapido.

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Potete trovare carte e informazioni utili su questo sito: https://en.unionsleden.com/

Ätradalsleden

La quinta ciclovia, lunga circa 200 km, collega Falköping a Falkenberg e si congiunge con la prima, Kattegattleden, all’arrivo a Falkenberg. Falkenberg è collegata a Göteborg, Malmö e Copenhagen dai treni Oresundståg su cui è possibile trasportare la bici montata. Anche Falköping è collegata a Göteborg dai treni regionali di Västtrafik dove si può trasportare la bici montata.

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Trovate le mappe delle tappe e altre informazioni al sito https://www.vastsverige.com/en/cykla-och-vandra-i-sjuharad/the-atradal-trail/

Vänerleden

Questa ciclovia è un anello di 640 km intorno al lago Vänern, il più grande lago di Svezia. È divisa in 4 lunghe tappe a loro volta suddivise in tappe più brevi, in totale 12. Sul lago Vänern si affaccia anche Karlstad, da cui parte la quarta ciclovia Unionsleden.

Per le cartine e ulteriori informazioni visitare il sito che per il momento è solo in svedese https://www.vanerleden.se/

Qui invece trovate una brochure in inglese.

Göta kanal

L’ultima ciclovia, lunga 220 km e divisa in 7 tappe da Mem a Sjötorp, permette di percorrere il famoso canale di Göta, un canale artificiale lungo 190 km che collega i grandi laghi Vänern e Vättern e il Mar Baltico. Questa ciclovia permette di combinare la bici al battello per attraversare per esempio i laghi Vättern, Asplången e Roxen.

Maggiori informazioni si trovano sul sito https://www.gotakanal.se/en/cycling-holiday-in-sweden/

Spero di avervi fatto venire voglia di pedalare un po’ in Svezia! Nel mio piccolo sono disponibile a dare più informazioni o qualche consiglio a chi volesse lanciarsi in una ciclovacanza da queste parti! Potetete scrivermi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Grazie per il tempo che avete dedicato a questa lettura! Se non li aveste ancora letti, qui trovate i miei precedenti articoli.

Sempre sui pedali, Viola.

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* Allemansrätten è il diritto di pubblico accesso che permette ad ogni persona in Svezia, e in altri paesi nordici come la Finladia e la Norvegia, di godere della natura e delle sue risorse entro certe limitazioni. Per esempio è possibile campeggiare con la propria tenda per uno o due giorni su terreni anche privati senza bisogno di permessi, traversare a piedi, in bici, a cavallo o in canoa boschi e terreni privati o raccogliere frutti di bosco e funghi. Ovviamente il tutto con il massimo rispetto per la flora e la fauna, il rispetto per regole e per la privacy delle persone.

** Un Naturum è un luogo dove i visitatori ricevono informazioni su geologia, flora, fauna e storia culturale di una zona di interesse che spesso è una riserva naturale. I naturum offrono anche servizi didattici, specialmente per i bambini, e compiono spesso funzione di ristoro.

*** La fika è una tradizione svedese: una pausa sul lavoro o nel tempo libero, un momento di socialità in cui in compagnia si beve un caffè (o altro) accompagnato da un dolce o un semplice spuntino.

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