FiabTigullio

FiabTigullio

FiabTigullio è un'associazione cicloambientalista che promuove l'utilizzo della bicicletta

Martedì, 24 Settembre 2024 20:51

Contaciclisti 2024 : report dati

La Settimana Europea della Mobilità Sostenibile (Sems) di quest’anno ha visto nuovamente i volontari di FIAB Tigullio sulle strade di tre delle nostre città della Riviera a “contare i ciclisti”.

Operazione importantissima nel mese in cui siamo in attesa dell'approvazione del Nuovo Codice della Strada in base al quale le corsie ciclabili leggere, segnalate unicamente da strisce bianche e senza protezione fisica tra la corsia ciclabile e la carreggiata destinata ai veicoli a motore, non verrebbero più considerate conformi alle normative di sicurezza stradale. Massimo Gaspardo Moro, consigliere nazionale e responsabile Centro Studi Fiab, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport sottolineava che "è chiaro che la pista ciclabile è la migliore, a livello di sicurezza soprattutto, ma non sempre è possibile realizzarla, per mancanza di spazio o mancanza di risorse. La soluzione delle corsie ciclabili, dove è stata applicata, ha dato ottimi risultati per cui dire che non si può fare una pista ciclabile è molto limitante e rende più difficile il lavoro dei Comuni". 

Chi ContaciclistiA questo punto è importante più che mai leggere i dati delle rilevazioni effettuate quest’anno sul nostro territorio e confrontarle con quelle dello scorso anno, indicando però che la fascia oraria di interesse quest’anno è inferiore di un’ora.
I dati registrati a Sestri Levante lunedì 16 settembre, dalle ore 7 alle ore 9, indicano un totale di 298 passaggi di ciclisti che hanno scelto di spostarsi soprattutto dove ci sono corsie o delle piste ciclabili : 134 transitati nella zona est del Parco Mandela, 145 in Piazza della Repubblica, sulle corsie che verrebbero eliminate dal CdS e solo 19 in stazione in una fascia oraria in cui la maggior parte dei pendolari per Genova è gia partita. Se confrontiamo i dati con quelli dello scorso anno, sottraendo la fascia oraria in eccedenza (lo scorso anno il conteggio si era svolto sino alle 10 del mattino) i passaggi di quest’anno hammo avuto incremento in positivo del 109,86% (298 passaggi nel 2024 vs 142 passaggi nel 2023)
La riflessione maggiore, secondo noi, nell’area di Sestri Levante potrebbe venire in merito allo scarso utilizzo della bicicletta come mezzo per l’intermodalità treno+ bici. Evidentemente l’aver sostituito le vecchie rastrelliere ed aver tentato di mantenere il decoro nelle zone dedicate ai cicloposteggi non è stato sufficiente per incentivare questa scelta, che può essere condizionata anche dall’impossibilità dei ciclisti /lavoratori / studenti di trovare ambienti bike friendly (si confronti con il decalogo diffuso da Fiab nel 2020 reperibile in allegato a questo articolo).   

Martedì 17 settembre i volontari di FIAB Tigullio hanno contato i ciclisti a Lavagna. La stazione di Lavagna, nella medesima fascia oraria di Sestri Levante, appare decisamente più viva. Piazza Cordeviola, punto nevralgico e di intersezione, è quello più battuto dai ciclisti. Il totale delle biciclette registrate è di 256 contro le 226 nella stessa fascia oraria lo scorso anno (abbiamo sottratto 166 al totale registrato per riportare i dati alla medesima fascia oraria di registrazione di quest’anno) Anche in questo caso c’è un lieve incremento dei ciclisti, pari al 13,27%.

 Su Chiavari i volontari di FIAB Tigullio hanno raggiunto le loro quattro postazioni venerdì 19 settembre. Visto che lo scorso anno la fascia oraria di registrazione era stata la stessa, non è stato necessario fare sottrazione ai dati totali, rilevando una stabilità della situazione (594 passaggi lo scorso anno, 593 quest’anno), con un impercettibile decremento dello 0,17%. 

Il numero dei mezzi motorizzati transitati non è stato conteggiato ma indubbiamente era molto superiore a quello delle biciclette. Questo ci fa riflettere sul fatto che la ripartizione modale tra mezzi motorizzati e mezzi di mobilità attiva (piedi e bicicletta) è ancora troppo spostata verso la mobilità a motore, nonostante gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 prevedano tra l’altro la diminuzione del tasso di veicoli in circolazione, la crescita ed elettrificazione del trasporto pubblico, l’aumento della mobilità a piedi e in bicicletta e il riequilibrio delle modalità di spostamento privilegiando sistemi sostenibili. 

FIAB, ben conscia che la bicicletta é lo strumento utile al raggiungimento di 11 dei 17 obiettivi fissati dall’ Agenda, é disponibile per sostenere le amministrazioni locali nella progettazione di spazi pubblici civilmente condivisi, nella promozione di attività fisica legata all’uso della bicicletta (obiettivo 3), nella lotta al cambiamento climatico (obiettivo 13) e nel contribuire a creare città più inclusive, sicure e sostenibili (obiettivo 11). Invita tutti a leggere il documento redatto dalla Federazione Ciclistica Europea (ECF) e dall’Alleanza Mondiale dei Ciclisti (WCA) che è stata messa in rete poco dopo la sottoscrizione dell’Agenda 2030 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite. La pubblicazione in inglese é scaricabile dal sito della Federazione Ciclistica Europea a questo link

Allegate alla presente le tabelle relative al computo dei ciclisti nei tre comuni di riferimento.

 

Nell’ambito della campagna #PRIMALABICI lanciata da FIAB per promuove l’uso della bicicletta negli spostamenti quotidiani come mezzo sicuro e sostenibile per se stessi e gli altri, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta mette a disposizione delle aziende un Decalogo con utili indicazioni per rendere i luoghi di lavoro bike-friendly così da incentivare il bike-to-work tra i lavoratori.

L’iniziativa, rivolta a tutte le aziende pubbliche e private di ogni dimensione, è supportata dall’immagine aggiornata della campagna CASA-LAVORO, PRIMA LA BICI! Attraverso il Decalogo per aziende bike-friendly (che trovate in allegato, nella sezione download), FIAB fornisce in modo chiaro e sintetico indicazioni pratiche per aziende di ogni dimensione.
Cosa serve a chi sceglie di andare al lavoro in bici? Parcheggiare in sicurezza e potersi cambiare. Ma occorre anche motivare con adeguata comunicazione e incentivi mirati.

Il vademecum tratta ciascun aspetto con soluzioni dal livello minimo a quello buono e ottimo, dagli interventi basilari fino a iniziative più strutturate. Un esempio? All’esigenza di parcheggiare la bici, l’azienda può rispondere con l’installazione di rastrelliere adeguate (intervento minimo), fornire in aggiunta una tettoia (intervento buono), oppure predisporre un locale chiuso dove riporre le biciclette attrezzato per piccole riparazioni (intervento ottimo).

«Anche l’OMS raccomanda di muoversi in bicicletta per garantire il distanziamento sociale e mantenersi in salute – ricorda Alessandro Tursi, presidente FIAB – Senza salute, come abbiamo visto, non c’è economia ne ripresa. Ecco perché tendiamo la mano alle aziende per accompagnarle nelle politiche di responsabilità sociale. Aziende e sindacati assieme possono fare la propria parte per il comune obiettiva del benessere dei lavoratori, e quindi anche dell’azienda e della collettività».

In tema della sicurezza è fondamentale anche nel bike-to-work e l’impegno di FIAB negli anni ha portato ad esempio, nel 2016, al riconoscimento INAIL dell’ infortunio in itinere per chi sceglie di andare al lavoro in bicicletta. Le aziende, inoltre, possono offrire ai dipendenti, come incentivo, la polizza RC per spostamenti in bici. Un’interessante soluzione è l’adesione a CIAB-Club Imprese Amiche della Bicicletta (partner della campagna CASA-LAVORO, PRIMA LA BICI!) che prevede la copertura assicurativa RC per tutti gli spostamenti in bici dei dipendenti. In alternativa, l’azienda può assicurare ciascun dipendente mediante il tesseramento individuale a FIAB, che include la copertura assicurativa RC Bici per danni a terzi provocati in bicicletta.

[NdR: articolo originale QUI]

Domenica, 01 Ottobre 2023 15:00

Contaciclisti 2023 : report dati

Nella Settimana Europea della Mobilità 2023, FIAB Tigullio ha effettuato un monitoraggio sull'uso della bicicletta nelle tre città del Tigullio indicate in tabella, rispettivamente nelle mattine del 18, 19 e 20 settembre.

I dati statistici che qui riportiamo confermano una buona scelta della bici per spostarsi in città da parte di molti cittadini.

 

Tabelladaticontaciclisti2023

(*) Nella rotonda di Via Baden Powell / Via Bozzano il conteggio é stato effettuato dalle ore 7:30 alle ore 9:00.
     A Chiavari il conteggio é stato effettuato dalle 07:00 alle 9:00.

Il numero dei mezzi motorizzati transitati non è stato conteggiato ma indubbiamente era molto superiore a quello delle biciclette. Questo ci fa riflettere sul fatto che la ripartizione modale tra mezzi motorizzati e mezzi di mobilità attiva (piedi e bicicletta) sia ancora troppo spostata verso la mobilità a motore.

Riteniamo che tali monitoraggi vadano svolti con maggiore frequenza durante l'intero arco dell'anno e invitiamo i comuni a fare da "registi" individuando le zone, le giornate e le fasce orarie per ottenere dati maggiormente significativi. Fiab Tigullio si rende disponibile a collaborare in tal senso.

Considerando che l'obiettivo della Settimana Europea della Mobilità è far riflettere sui consumi energetici e, in particolare, sui consumi derivanti dalla mobilità urbana che hanno sempre maggiori costi per la collettività non solo in termini ambientali è urgentemente necessario togliere i veicoli inquinanti dalle strade e trasformare il modo in cui ci muoviamo in città se vogliamo fermare la crisi climatica e risolvere l'emergenza sanitaria dell'inquinamento atmosferico. 

Diminuire il tasso di veicoli in circolazione, far crescere ed elettrificare il trasporto pubblico, aumentare la mobilità a piedi e in bicicletta e riequilibrare la modalità di spostamento privilegiando sistemi sostenibili, questi sono gli obiettivi al 2030. 

Allegate tabelle con i dettagli dei conteggi a Sestri Levante, Lavagna e Chiavari 

 

 

 

Venerdì, 15 Marzo 2024 15:00

Buon compleanno Ciclofficina

Ieri, mercoledì 13 marzo, ha preso il via alla Camera dei Deputati l'esame del disegno di legge sulla riforma del Codice della strada.
In questa settimana di proteste e mobilitazioni in oltre 40 città, la Camera non é riuscita ad approvare in prima lettura il testo cui sono stati presentati 240 emendamenti, rimandando il suo esame a martedì prossimo (19 marzo), giorno in cui è anche previsto il voto finale. Poi si passerà al Senato.

ScreenshotVimeo  Nel frattempo si sono unite alle voci delle piazze quelle di madri, figlie, fratelli di vittime sulla strada, che si rivolgono al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, chiedendo la    revisione del testo di legge per tutelare ciò che di più sacro esiste: la vita umana.

Stessa cosa fanno, sempre nella giornata di ieri, 30 organizzazioni non governative di tutta Europa*, impegnate nella promozione della sicurezza stradale e della mobilità urbana sostenibile che le inviano una lettera il cui incipit recita così: “Desideriamo esprimere la nostra profonda preoccupazione per le deliberazioni parlamentari in corso in Italia in merito alla riforma del Codice della Strada (d.d.l. 1435)”.
In copia alla missiva anche al presidente della Camera dei Deputati e ai capigruppo della Camera.

  Se anche tu vuoi essere una di quelle voci, sei ancora in tempo a scrivere al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
  Il link che ti rimanda alla lettera già scritta e completa di destinatari lo trovi QUI

 

L'articolo di approffondimento (quasi) completo di quello che è successo in quasi tutte le città lo trovate qui.

 

*La lista delle organizzazioni che hanno sottoscritto la lettera:

  • ECODES – fondazione specializzata in policy, ricerca e sviluppo sostenibile – Spain- https://ecodes.org/
  • Ecologistas en Acción la Rioja – Spain – confederazione di oltre 300 gruppi ambientalisti attivi nel paese – https://www.ecologistasenaccion.org/federaciones/la-rioja/
  • Amycos – Spain – ONG per lo sviluppo sostenibile – www.amycos.org
  • Revuelta Escolar – Spain – https://www.revueltaescolar.com/
  • ConBici – Coordinadora en defensa de la bicicleta – Spain – conbici.org
  • Ruedas Redondas – Spain – ruedasredondas.org
  • A Pie – Asociación de Viandantes – Spain – https://asociacionapie.org/
  • Andando – Coordinadora de Asociaciones Peatonales – Spain and Portugal –
  • ZERO- Associação Sistema Terrestre Sustentável – Portugal – https://zero.ong/
  • Road Safety Support – UK – organizzazione non profit che offre consulenza specializzata per ridurre il numero di morti e feriti sulle strade – roadsafetysupport.co.uk
  • PACTS – Parliamentary Advisory Council for Transport Safety – UK – pacts.org.uk
  • Transport Action Network – UK – associazione a difesa di un trasporto sostenibile per le persone – transportactionnetwork.org.uk/
  • Mums for Lungs – UK – network di attivisti a difesa della qualità dell’aria – www.mumsforlungs.org/
  • RoadPeace – UK – organizazzione nazionale a sostegno delle vittime delle collisioni stradali – roadpeace.org
  • CPRE – The countryside charity London – UK – cprelondon.org.uk/
  • Action Vision Zero – UK – actionvisionzero.org
  • VSV – Flemish Foundation for Traffic Knowledge – Belgium – vsv.be
  • Respire – France – Associazione nazionale per migliorare la qualità dell’aria e difendere le vittime dell’inquinamento – respire-asso.org/
  • ECOCITY – Greece – ecocity.gr
  • Clean Air Action Group – Hungary – https://www.levego.hu/
  • Rodzic w miescie – Parents in the city – Poland – https://rodzicwmiescie.pl/
  • Cyklokoalícia – Cycling Coalition – Slovakia – cyklokoalicia.sk

 

 


Dal 9 al 12 marzo in tante città italiane si svolgeranno manifestazioni contro la revisione del Codice della Strada proposta dal MIT. La richiesta è una: città vivibili e strade sicure, la sicurezza stradale ha un’altra direzione.
Serve un approccio scientifico e sistemico: agendo sulla moderazione della velocità, non solo attraverso i limiti ma anche con controlli e ridisegno dello spazio pubblico. Occorre realizzare interventi normativi a favore della mobilità attiva e del potenziamento del trasporto pubblico, e agevolare percorsi verso le città 30, prendendo esempio da Bologna.
“Stop al Nuovo Codice della Strage“ è una mobilitazione che parte dalla piattaforma #Città30Subito a cui si uniscono associazioni e attiviste/i di tutta Italia.
L'appuntamento è lunedì 11 marzo alle 18:00 in piazza De Ferrari per chi è in bici o col proprio mezzo di micromobilità sostenibile e per tutti e tutte alle 18:30 sotto la Prefettura in Largo Lanfranco.
  Trovate tutte le informazioni sulla pagina Facebook di #genovaciclabile.

   Per chi vuole avere un approfondimento sui problemi legati al nuovo codice della strada, Andrea Colombo ha condiviso sul suo Drive delle slides che illustrano le criticità più gravi del disegno di legge C. 1435.

Giovedì, 15 Settembre 2022 18:33

Percorso Panoramico - Sestri Levante

Un itinerario meno semplice degli altri per lunghezza, dislivello e durata: permette di esplorare le frazioni e l'entroterra sestrese, regalando punti panoramici che offrono un'indimenticabile vista su Sestri Levante. Rispetto agli altri l'attenzione é posta non tanto sulle bellezze storiche e architettoniche presenti sul territorio quanto sui panorami mozzafiato e spesso poco conosciuti che circondano Sestri Levante. Il suo sviluppo circolare permette di esplorare Santa Vittoria e raggiungere le frazioni di Villa Tassani, Villa Libiola Villa Montedomenico, Villa Loto e Villa San Bernardo che nascondono dei preziosi tesori. Un'escursione a piedi permette di percorrere il sentiero che corre vicino alle miniere di Libiola.

Dati percorrenza
Lunghezza: km 16
Tempo di percorrenza (escluso soste): 90 minuti
Dislivello: 408 m
NB: percorso che richiede bicicletta coni cambi e da farsi con bella giornata in ore non calde. 

➡️ In fondo all'articolo link diretti al video e alla traccia gpx.

Sviluppo viario del percorso
Parco Mandela, Via Sedini, Via Salvi, pontino, Via Terzi, Via Fabbrica e Valle, sponda destra Torrente Gromolo, S. Vittoria, indicazioni per Villa Azaro e Villa Loto, Loc. Cascine,
S. Bernardo, Villa Carmelo, Via Domenico Mori- Via Terzi, pontino, Via Salvi, Via Sedini, Parco Mandela.

Descrizione del percorso
Il punto di partenza che ti consigliamo è il Parco Mandela; da qui guardando la ferrovia fai il sottopasso che ti porta in Via Sedini. Al semaforo prosegui diritto sulla ciclabile che ti porterà ad un ponticello in Via Salvi. Passato il ponticello girerai a destra con prudenza in Via Terzi.
All’altezza del bivio per Via Primi prosegui dritto in Via Fabbrica e Valle (pista ciclabile) dove si trovano campi da tennis. Ora prosegui per la sponda destra (spalle ai monti) del Torrente Gromolo e, oltrepassato il Camping S. Vittoria, prosegui dritto oltre il bivio quindi al prossimo bivio volta a destra passando sul ponte sul Torrente Gromolo e al termine di Vico Cuneo svolta con prudenza a sinistra e arriverai nella piazza di S. Vittoria dove ti consigliamo di fare scorta di acqua alla fontanella.
Prosegui per la strada davanti a te con indicazioni Loto-Montedomenico-Libiola; troverai in localitá Balicca, dei capannoni abbandonati usati un tempo quando era in funzione la miniera di Libiola e da lì a poco arriverai al bivio di Loto/Libiola; continua per tuo percorso in direzione Loto e, dopo 500 m., arriverai al bivio Villa Azaro e Loto/Montedomenico e prosegui per Loto.
Qui inizia il tratto in salita di poco più di 4 km che ti porterà prima a Villa Azaro e poi a Villa Loto. Arrivato a Loto potrai ammirare un bellissimo panorama su tutte le frazioni di Sestri Levante e, in lontananza, il suo magnifico mare. Prosegui senza deviazioni per un bellissimo tratto in piano; ad una secca curva a destra, vicino al bivio a destra per Selva e il Monte Capenardo, ti si aprirà un panorama stupendo sul mare dietro a Cascine e da lì su tutta Sestri Levante, con la Punta Manara che divide il golfo di Sestri Levante da quello di Riva. Un paesaggio da cartolina ! Da Cascine il percorso comincia a scendere decisamente fino ad arrivare alla chiesa di S. Bernardo; prima di affrontare una ripidissima discesa con molti tornanti puoi fare una breve deviazione a destra per Villa Costa Rossa dove potrei godere di una splendida vista sulla Baia delle Favole. Sii prudente e stai attento !
Al termine della discesa, dopo aver passato località Villa Carmelo, ti ritroverai al semaforo dell'incrocio tra Via Domenico Mori e Via Terzi. A questo punto volti a destra in Via Terzi e, dopo qualche decina di metri, svolti a sinistra e ti troverai in Via Salvi; passi il ponticello sul Torrente Gromolo e prosegui fino ad immetterti a sinistra in Via Nazionale. Al semaforo volti a destra in Via Sedini e, passato sotto la ferrovia, imbocchi a destra la ciclabile e sarai tornato al Parco Mandela. 

Note storiche e paesaggistiche

S. Vittoria
Poco prima della Chiesa parrocchiale il bivio sulla destra in decisa salita porta a Rovereto (km 2.5) e Tassani (km 4.5), frazione situata sul crinale che separa la valle del Gromolo da quella del torrente Petronio. Il culto religioso per Santa Vittoria fu introdotto nella valle del Gromolo dai Benedettini. La chiesa attuale ad una navata non è giunta a noi nella forma secentesca originaria a tre navate, che a sua volta aveva inglobato la prima chiesa del 1035 di cui si sono perse le tracce. Le reliquie della Santa sono conservate in un'urna di marmo addossata alla controfacciata, alla sinistra di chi entra in chiesa. E’ interessante osservare il sagrato alla genovese (risseu) della chiesa. II disegno del selciato è ottenuto sfruttando la diversa colorazione di tre delle più tipiche rocce della zona: il bianco dei calcari a calpionella, il rosso dei diaspri e il bruno delle serpentiniti.

Villa Libiola
Libiola merita una deviazione per vederne il caratteristico abitato in bella posizione e quel che resta della miniera di rame. La visita ai resti delle attività minerarie si può iniziare seguendo la strada sterrata che parte, sulla sinistra, appena prima del paese e che, attraverso un itinerario circolare, riporta nuovamente al nucleo abitato.

Villa Montedomenico
Segnaliamo la deviazione per Montedomenico per chi, oltre a voler conoscere questa bella frazione (famosa per la sagra dei testaieu), voglia cimentarsi con un giro ciclistico più ampio verso la Val Graveglia.

Villa Loto
La chiesa di San Giacomo, anticamente indicata come San Cristoforo, secondo la storia locale è di origine medioevale e si ritiene sia stata nuovamente eretta poco prima della metà del Seicento. La facciata, crollata nel 1926 a causa di un uragano, fu ricostruita nello stesso anno. A Loto recentemente sono sorti Bed & Breakfast ed Aziende Agrituristiche che arricchiscono l'offerta turistica.

S. Bernardo
"Siede in alto sui colli, a 186 m., fra olivi e vigneti" cosi ce la descrive Luigi Gravina. Da qui merita una piccola deviazione a destra per Villa Costa Rossa (10 minuti).

 GPX

YouTube

 

 

Giovedì, 15 Settembre 2022 18:31

Percorso Parchi e Giardini - Sestri Levante

Un itinerario che restituisce uno sguardo d'insieme sui parchi e le aree verdi presenti nel centro e nelle frazioni di Sestri Levante, percorribile da tutti, compresi bambini accompagnati. Attraverso le aree verdi di Sestri Levante riusciremo ad avere una prospettiva completa della città, perché i parchi e i giardini che la circondano sono ospitati accanto a ville storiche, nelle frazioni, ed in quartieri riqualificati. Punto di partenza ideale del nostro itinerario il maestoso Parco Mandela che con i suoi 5 ettari, è, dopo i Parchi di Nervi, il secondo più grande parco della Liguria.

Dati percorrenza
Lunghezza: km 18,1
Tempo di percorrenza (escluso soste): 67 minuti
Dislivello: 113 m

➡️ In fondo all'articolo link diretti al video e alla traccia gpx.

Sviluppo viario del percorso
La cittadina di Sestri Levante è ricca di parchi e giardini pubblici e il mezzo migliore per conoscerli è sicuramente la bicicletta. L’itinerario descritto, lungo circa 18 km, percorre tratti su piste ciclabili, su strade a basso traffico ed alcuni tratti su strade più trafficate.
È percorribile da tutti (bambini accompagnati) e permette uno sguardo sull’intera cittadina.
Il percorso parte dai Giardini di Via Sedini, un piccolo ma delizioso polmone verde lungo Via Nazionale,una delle principali vie di scorrimento. Sfioriamo poi il Parco Mandela che sarà il nostro arrivo e ci dirigiamo ai Giardini di Riva di ponente un’area verde tra il mare con la sua lunga spiaggia su cui stazionavano un tempo tanti leudi e le vecchie case dei pescatori (ora rimodernate). Qui si svolge tutte le estati la Sagra del Bagnun. Risaliamo il torrente Petronio per arrivare al Parco “Bruno Monti” una vasta area verde proprio sotto l’autostrada molto frequentata dagli abitanti del quartiere della Lavagnina e gestito con tante iniziative dagli Amici del Parco così come il successivo Parco Sterza nel popoloso quartiere di Pila recentemente costruito dove sorgeva un vecchio campo da calcio in disuso.
Risaliamo ora il torrente Gromolo dalla sponda meno trafficata e giungiamo al Parco di S. Vittoria piccola frazione dalla quale si snodano tutte le strade verso le frazioni collinari. Accanto al Parco di S. Vittoria sta sorgendo (settembre 2022) una grande pista di pattinaggio. Ripercorso lo stesso tracciato ci dirigiamo verso la Chiesa di S. Stefano e il Parco di Villa Serlupi una delle tante ville storiche di Sestri Levante. Andiamo ora all’estremità occidentale della cittadina e passati sotto la ferrovia percorriamo la ciclabile sul lungomare che costeggia la Baia delle Favole fino ai Giardini “Mariele Ventre”. Da qui, percorsa la zona più trafficata di Sestri L., ci dirigiamo al Parco Mandela meta del nostro itinerario e che per la sua vastità – secondo solo ai Parchi di Nervi – e varietà merita una bella sosta. Un tempo il lungo viale fiancheggiato da pini domestici era un tratto della Via Aurelia. Da qui parte uno dei tanti sentieri per Punta Manara.

 GPX

YouTube

 

 

Giovedì, 15 Settembre 2022 18:21

Percorso Baia delle Favole - Sestri Levante

Questo itinerario può essere percorso sia a piedi che in bicicletta ed é in grado di offrire uno sguardo d'insieme sulla città. Si interseca in due punti con sentieri ben segnalati che suggeriamo di percorrere in un secondo momento (sentiero di Punta Manara, sentiero Rocche di Sant'Anna).

Dati percorrenza
Lunghezza: Km 6,1 Km circa
Tempo di percorrenza (escluso soste): 34 minuti
Dislivello : 6 m
Il percorso si svolge in buona parte su piste ciclabili (circa 2 km) ed interamente su asfalto.
Essendo circolare, utilizzando la traccia gpx allegata, è possibile variare il punto di partenza ed arrivo.
Nell’elencazione delle strade percorse indichiamo come punto di partenza ed arrivo il Parco Mandela.

➡️ In fondo all'articolo link diretti al video e alla traccia gpx

Sviluppo viario del percorso
Parco Mandela, Via Baden Powel (pista ciclabile), Via Vincenzo Fascie (pista ciclabile), Via Aurelia, Viale XX Settembre (pista ciclabile), Viale della Rimembranza (pista ciclabile), vico del Pozzetto (bici a mano), Via Penisola Levante, Viale della Rimembranza (pista ciclabile), Via Vittorio Veneto (pista ciclabile), Lungomare Giovanni Descalzo (pista ciclabile), Via Sottopassaggio di Pietra Calante, Via Antica Romana Occidentale, Ponte Serlupi, Via Nazionale, Via Traversaro, Via Costantino Raffo, Via Dante Alighieri (pista ciclabile), Piazza Lavoratori della Fit (pista ciclabile), Via Vincenzo Fascie (pista ciclabile), Via Baden Powel (pista ciclabile), Parco Mandela.

Descrizione del percorso
Con questo percorso scoprirete quella che i sestrini chiamano l’Isola, unita alla terraferma da un istmo sabbioso lungo appena 1 km. Lasciato Parco Mandela lungo la ciclabile che lo costeggia, si raggiunge, dopo aver percorso la ciclabile di Via Fascie, l’Aurelia. Si svolta a destra e alla rotonda di Piazza Sant’Antonio si gira a sinistra imboccando il breve tratto di ciclabile in Via XX Settembre. A sinistra ci si immette sulla bella pista ciclopedonale in Viale della Rimembranza con lo sguardo sulla Baia delle Favole sino alla spiaggia del Balin in cui nei mesi invernali riposa il Leudo. Suggeriamo una visita alla chiesa di Santa Maria di Nazareth ed una breve salita, bici alla mano, in vico del Pozzetto con possibili deviazioni in Via della Cittadella per assaporare echi della Sestri medioevale. Un acciottolato carrabile conduce ai ruderi della Chiesa di Santa Caterina, alla chiesa medievale di San Nicolò e a Villa Gualino. Visto il dislivello e il fondo a sampietrini, suggeriamo di percorrere la discesa con la bicicletta a mano. Prima di imboccare nuovamente la ciclabile, sulla destra ci aspetta la Baia del Silenzio con le sue case colorate che si affacciano sul golfo. Ripercorriamo Viale della Rimembranza in direzione nord, osservando alla nostra destra Villa Balbi e la vela di Pomodoro in Piazza Bo. La pista ciclabile continua su Via Vittorio Veneto e Lungomare Giovanni Descalzo. Al semaforo, girate a destra in Via Sottopassaggio Pietra Calante e poi a sinistra in Via Antica Romana Occidentale sino all'imbocco del sentiero che porta alle Rocche di Sant’Anna. Potete decidere di percorrere il breve sentiero per vedere Sestri dall’alto o imboccare di nuovo Via Antica Romana Occidentale. Al secondo semaforo girate a destra su Ponte Serlupi, imboccate quindi Via Nazionale svoltando nuovamente a destra. Dopo il sottopassaggio imboccate Via Nazionale tenendovi sulla sinistra nella strada a senso unico. Al primo incrocio girate a sinistra in Via Traversaro e poi di nuovo a sinistra in Via Costantino Raffo. Allo stop scendete dalla bicicletta per attraversare a piedi le strisce pedonali che vi collegano alla ciclabile di Via Dante Alighieri alla vostra destra. Sotto ai portici vedrete la nostra sede e a sinistra imboccherete la ciclabile che si ricongiunge con quella di Via Fascie percorsa all’andata. In Piazza Lavoratori della Fit attraversate la strada sulle strisce ciclabili e girate a sinistra seguendo le indicazioni per la ciclabile. Vi ritroverete in Via Baden Powel prima e al Parco Mandela immediatamente dopo.

Note storiche

Baia delle Favole
La baia fu cosi battezzata da Enzo Tortora durante una puntata del celebre "Campanile Sera", anche per sottolineare il legame della città con Hans Christian Andersen.

Leudo
I naviganti del Tigullio erano soliti utilizzare per i loro viaggi il leudo, barca dalla vela latina che fino alla metà del secolo scorso ha solcato il Tirreno spingendosi oltre l’arcipelago toscano, in Sardegna e fino alla Sicilia. Il leudo è una barca tipicamente tigullina, della quale Riva Trigoso - paese "dei cento padroni e delle cento barche"- è considerata la terra madre. Molti erano i leudi nell'angolo di Ponente e, di questi, solo il "Nuovo Aiuto di Dio" e rimasto a farsi corteggiare dai turisti e dagli ultimi naviganti sulla spiaggia della Baia delle Favole, a Sestri Levante, in attesa di scendere in mare. Un meraviglioso leudo si può ammirare percorrendo il lungomare: un grande affresco murale rappresenta il leudo Giovanna del padrone Nicolotto Zolezzi.

Chiesa di Santa Maria di Nazareth
A chiudere il percorso del carruggio, quello che in altre regioni viene definito “il corso”, troviamo la facciata neoclassica della parrocchia dedicata a Santa Maria di Nazareth; all'interno, la chiesa rivela le sue eleganti decorazioni sei e settecentesche, fra cui spiccano gli affreschi di Giuseppe Galeotti, nell'abside (1770), ed il bellissimo altare maggiore, opera in marmo dello scultore genovese Francesco Maria Schiaffino (1762). E' inoltre conservato qui il "Santo Cristo", particolarmente caro alla devozione dei sestresi; sulla sua origine sono fiorite le leggende, la realtà ci parla di un’opera di produzione nord italiana del Xll secolo.

Vico del Pozzetto (La Cittadella)
Percorrendo queste vie é possibile intuire l’impianto del nucleo più antico di Sestri. Probabilmente la via di accesso principale alla penisola si trovava in Via della Cittadella ed anche se la porta di accesso non é più riconoscibile, nell’ultima parte la via costeggia ancora un tratto della cinta muraria, un tempo provvista anche di tre torri.
All’imbocco di Vico del Pozzetto, sulla sinistra, si nota un’epigrafe marmorea sovrapporta, recante l’arma dei Federici, la cui scritta in latino attesta di un bel giardino “disposto ad aiuole a cuscinetto” fatto costruire nel 1627 da Giacomo Federici. Percorrendo la salita s’incontra un arco di pietra sovrastato da un fabbricato a due piani formato da due corpi a torre, coronati da merlatura ed archetti : qui si trovava una delle porte che in epoca medievale conducevano alla Penisola. Poco più avanti si trova il monastero delle Monache Turchine, poi occupato dalle Suore delle Presentazione. Poco rimane dell’edificio originario che probabilmente ospitava una prigione o un alloggio di guarigione oppure un deposito di munizioni. Svoltando a sinistra si passa sotto un arco sovrastato da merlature. Qui si trovava l’antica porta orientale di accesso all’isola, fiancheggiata da torri, distrutta dai bombardamenti del 1940-1945. Se alzate lo sguardo noterete due trifore gotiche, ciò che rimane di una delle torri che fiancheggiavano la porta.

Ruderi della Chiesa di Santa Caterina
La strada che si inerpica sulla Penisola divide Sestri in due Baie. Troviamo lungo il percorso i resti della cinta di mura fatta edificare dalla Repubblica di Genova nel XIl secolo e, sulla sinistra, i ruderi dell'oratorio di Santa Caterina: l'edificio, costruito nel XlV secolo come sede dell'omonima confraternita e ristrutturato in epoca barocca, fu quasi completamente distrutto dai bombardamenti nel 1944. Il suo aspetto originario ci è noto da immagini d'epoca.

Chiesa di San Nicolò
Sulla sommità della Penisola domina la bella chiesa medievale di San Nicolò dell'lsola, fatto costruire dai Genovesi alla metà del Xll secolo. Un restauro dei primi del Novecento ha eliminato le sovrapposizioni quattrocentesche e barocche, restituendoci molto dell'aspetto originale dell'edificio, che si accosta ad alcune delle più interessanti chiese medievali liguri, come San Pietro e San Lorenzo a Portovenere

Villa Gualino (I Castelli)
La Penisola è dominata dai due edifici che oggi sono occupati da una struttura alberghiera ma che raccontano una storia ben più lunga: la novecentesca Villa Gualino, che ospita l'hotel, nasce infatti in forme medievaleggianti sulla sede e sui resti della doppia fortificazione voluta dai Genovesi nel secolo Xl, in posizione dominante sul mare. All’interno del parco dell'hotel (attualmente non visitabile), si trova la Torre Marconi, cosi chiamata perché da qui durante i suoi frequenti soggiorni liguri il grande scienziato compi alcun dei suoi esperimenti; la Torre è in realtà parte dell'antica sequenza di torri di avvistamento fatte costruire dalla Repubblica di Genova per proteggere la costa da attacchi provenienti dal mare. [vedi anche pannello esplicativo]

Baia del Silenzio
E’ una delle due baie di Sestri, che viene confermata da molti anni, una delle spiagge più belle d’Italia. Si affacciano sul golfo le tipiche case colorate, mentre ad ovest troneggia l’ex Convento dell’Annunziata. L’imponente edificio risalente al XV secolo, dopo un trascorso da colonia marina, è ora sede di iniziative culturali. La baia, patrimonio dell’Unesco, ospita in estate la pittoresca Barcalorata una magnifica festa di mare, di barche, luci e colori. [Il Cavalier Gualino] "regalò a Sestri nell'estate del 1923 (?) una festa straordinariamente romantica, allegra e lunare"... "piacque assai questo festino" ... "vennero le Marchese Balbi che ancora villeggiavano nel palazzo di proprietà che porta il loro nome; vennero i Marchesi Sertorio col loro seguito di bambinetti in pizzi e trine...; vennero i Marchesi Cattaneo della Volta, noleggiando, sportivi, uno dei leudi vinaccieri che allora occupavano tutto il litorale di ponente...

Villa Balbi già Brignole
Il palazzo, improntato al lusso e alla magnificenza, fu eretto tra il terzo e il quarto decennio del Seicento probabilmente volere di Giambattista Brignole, che soggiornò spesso a Sestri Levante; il figlio Gio Carlo Brignole lo arricchì del giardino che tuttora lo circonda. Nel1853, dopo la morte del cardinale Giacomo Brignole, che qui dimorò, i nipoti Balbi vennero in possesso dell'edificio. Dal 1947 la villa è adibita ad albergo. L'aspetto originario della villa si può cogliere dalle prime rampe del bel sentiero che conduce a Punta Manara. Agli inizi del Novecento l'ingresso, originariamente affacciato sul carrùggio, è stato spostato sul lato a mare in stile liberty dai fratelli Coppedè.

Vela per Colombo di Pomodoro
Realizzata nel 2002 da Giò Pomodoro la scultura in bronzo poggia su un doppio basamento circolare in marmo che rappresenta il mare. Nel mezzo sono incise le parole del poeta Mario Luzi: “Quale viaggio ti hanno dato i venti...”

Rocche di Sant’Anna
Qui inizia il percorso che, passando attraverso la storica Aemilia Scauri, dove sono ancora visibili i cosiddetti “ponti romani", giunge ai ruderi della Chiesa di S. Anna (XVI secolo). Da qui il panorama spazia su tutta la Baia della Favole e sul promontorio di Portofino. Recentemente questo territorio è diventato un SlC, Sito di Importanza Comunitaria. [vedi pannello esplicativo].

 GPX

YouTube

 

 

Mercoledì, 14 Settembre 2022 22:20

Percorso Ville Storiche - Sestri Levante

Sebbene la maggior parte delle ville siano ormai residenze private, questo itinerario ci fa scoprire un momento storico interessante per la città: testimonia infatti la presenza della nobiltà genovese dal XV secolo nella bimane, appellativo attribuito a Sestri Levante, città dei due mari.

Dati percorrenza
Lunghezza: km 7,2
Tempo di percorrenza (escluso soste): circa 33 minuti
Dislivello : 61 m
Il percorso si svolge in buona parte su piste ciclabili (circa 2 km) ed interamente su asfalto.
Essendo circolare, utilizzando la traccia gpx allegata, é possibile variare il punto di partenza ed arrivo.
Nell’elencazione delle strade percorse indichiamo come punto di partenza ed arrivo il Parco Mandela.

➡️ In fondo all'articolo link diretti al video e alla traccia gpx.

Sviluppo viario del percorso
Parco Mandela, Via Dante Sedini (pista ciclabile), Via Nazionale, Ponte romano (bicicletta a mano), Via Terzi, Via Lazio, Via Guglielmo Marconi, Via Teca e Succo (pedonale), Via Arnaldo Terzi, Via Fabbrica e Valle, Via Vercelli, Via per Santa Vittoria, Via alla Fattoria Pallavicini, Via del Pontino, Via Bruno Primi (attraversamento a piedi), Via Aurelia, Contrada Pestella, Via Aurelia, Via Petronio, Via della Pace nel Mondo (pista ciclabile), Via Aurelia (pista ciclabile), Via Baden Powell (pista ciclabile), Parco Mandela.

Descrizione del percorso
Oltre a splendide spiagge, Sestri Levante vi offre anche meravigliosi esempi di Ville patrizie. Purtroppo sono tutte di proprietà privata, ma fino ad oggi è ancora lecito e legale osservarle dall'esterno. Perciò se vi volete immergere in questa avventura, per conoscere più approfonditamente la storia ligure, ecco le cose da fare. Partendo dal Parco Mandela, con il viadotto ferroviario alla vostra sinistra, imboccate a sinistra il sottopassaggio. Vi ritroverete su un piccolo tratto di ciclabile (sulla sinistra). Al semaforo girate a sinistra nella trafficata Via Nazionale. Dopo circa 450 metri vedrete alla vostra destra il ponte romano, a sinistra Villa Catteneo. Bicicletta alla mano, attraversate il ponte romano per godere dall’alto la visione sulla villa. Giunti in fondo attraversate con attenzione la strada, girando a sinistra. Al primo semaforo girate a destra in Via Lazio. In fondo alla strada, subito dopo l’intersezione con Via Guglielmo Marconi, trovate Villa Rimassa. Attualmente nota come Villa Esedra ospita spesso matrimoni ed eventi. Vi consigliamo di controllare il sito della Villa se desiderate partecipare a qualche evento ed avere la possibilità di vederla meglio. Una piccola deviazione alla vicina chiesa di Santo Stefano é consigliata per la splendida vista sugli orti e la villa. Tornando sui nostri passi, prendiamo la piccola salita di Via Guglielmo Marconi per arrivare al Parco Serlupi, vicino all’omonima Villa. Consigliamo di percorrere a piedi la pedonale a sinistra, Via Teca e Succo, per avere una visione competa dell’impianto della Villa. Arrivati in fondo, attraversiamo con attenzione la strada (consigliamo con bicicletta a mano) e prendiamo Via Arnaldo Terzi a sinistra, proseguiamo dritti per poco meno di 1 Km sino all’incrocio con Bruno Primi (a destra). Continuiamo dritti lungo Via Fabbrica e Valle. Dopo essere passati sotto al viadotto autostradale prendiamo il ponte a destra (Via Vercelli). Allo stop giriamo a destra in Via per Santa Vittoria senza prendere troppa velocità perché dovremo girare dopo meno di 300 metri a sinistra in Via alla Fattoria Pallavicini. Subito a sinistra troviamo Villa Pallavicini Chiarella, visibile solo dall’esterno. Se volete vederla bene vi conviene salire fino alla Chiesa di S.Margherita di Fossa Lupara, per la quale trovate la segnalazione nella strada appena percorsa (Via per Santa Vittoria). Da Villa Pallavicini torniamo in Via per Santa Vittoria, svoltiamo a sinistra, e prestiamo attenzione all’imbocco di Via del Pontino tenendo la destra. Rimane alla nostra destra il casello autostradale di Sestri Levante. All’incrocio con Via Bruno Primi (Ekom alla nostra sinistra) consigliamo di attraversare con prudenza la strada (possibilmente con bicicletta alla mano) per svoltare a sinistra. Alla rotatoria teniamo la destra per imboccare, la prima traversa a destra all’interno del quartiere della Lavagnina. Seguiamo la strada e allo stop giriamo a sinistra sulla Via Aurelia, immettendoci appena possibile sulla corsia destra (strada a senso unico). Alla base della salita, cominciamo a segnalare la svolta a sinistra in Contrada Pestella. Sulla destra ci aspetta Villa Fieschi, acquistata dalle Cantine Bisson nel 2015. Anche in questo caso consigliamo di visionare il sito delle Cantine Bisson per eventuali iniziative nei terreni della villa. Se lo desiderate, consigliamo una breve deviazione a Trigoso per visitare il piccolo Borgo e la chiesa.
Ripercorriamo Contrada Pestella per intersecare nuovamente l’Aurelia. A questo punto giriamo a destra e al sottopassaggio con la ferrovia a sinistra in Via del Petronio. Nonostante la discesa non prensiamo velocità, perché immediatamente dopo la discesa, a destra, inizia la ciclabile che si congiunge più avanti con Via Pace del Mondo e la successione di piste che, sempre tenendo la destra, ci riportano al Parco Mandela.

Note storiche

Villa Cattaneo
I Doria, giunti a Sestri nella seconda metà del XV secolo, edificarono successivamente presso il ponte medievale sul Gromolo un'abitazione popolarmente chiamata "il palazzotto": essa è con buona probabilità da identificarsi con l'attuale Villa Cattaneo della Volta, passata nei primi decenni del settecento ai Durazzo, i quali tra il 1720 e il 1730 trasformarono il palazzotto in una più elegante villa con annessa cappella; probabilmente furono ancora i Durazzo a convertire l'annesso giardino e lo spazio verde circostante in una florida azienda agricola. Alla metà dell'ottocento il complesso passò ai Cattaneo della Volta, attuali proprietari, che continuarono l'opera di ampliamento dell'edificio.

Villa Rimassa, già Durazzo
Alla metà del seicento proprietario di questi terreni era Cesare Durazzo (1593-1685), che fu doge della Repubblica dal 1665 al 1667; alla fine del settecento un altro Cesare Durazzo compare come proprietario della "Residenza al Carmelo", l'attuale Villa Rimassa; un esame della cartografia del XVII secolo indica come periodo della sua edificazione proprio gli ultimi decenni del settecento, ed è a questo ramo della famiglia Durazzo (uno dei rami de marchesi di Gabiano) che è ragionevole attribuirne la committenza. (Vedi pannello esplicativo)

Villa Serlupi d'Ongran, già Spinola
Si può ragionevolmente pensare che la villa sia stata edificata per volere degli Spinola nel corso del settecento. Nel 1907 il marchese Alfonso Serlupi d'Ongran, figlio ed erede di Giulia Spinola, ingrandì la villa, realizzò la scalinata ed il viale, costruendo il ponte di ferro sul Gromolo che fu utilizzato anche dalla popolazione fino agli anni 80, quando una forte piena lo distrusse: il nuovo ponte in cemento costruito dal Comune porta, a ricordo, il nome di "ponte Serlupi".

Chiesa di Santo Stefano del Ponte
Il primo insediamento sorgeva presso quello che era il maggior insediamento del borgo Tegulata o Segesta, e fu perciò definita "plebana". La costruzione della chiesa originaria risalirebbe al periodo paleocristiano forse per opera dei monaci di San Colombano di Bobbio. Alcuni riferimenti storici alla "Plebana" risalgono all'Editto di Rotari del 643 e a decreti della Repubblica di Genova del XI secolo, tra il 1012 e il 1034.
Della chiesa d'origine non restano ruderi.
La costruzione attuale risale al Settecento, in seguito, la chiesa venne ampliata con la costruzione del battistero e arricchita con un pavimento in marmo. La facciata venne successivamente decorata dal maestro Erminio Ferrea con preziosi stucchi e fu aggiunta la statua di Santo Stefano. (fonte: https://www.lesedradisantostefano.it/la-chiesa)

Villa Chiarella, già Pallavicini, già Gentile
Dalla chiesa di Santa Margherita è ben visibile, sulla destra, la villa di origine secentesca, fatta costruire come luogo di residenza estiva e come azienda agricola dalla nobile famiglia genovese dei Gentile (che edificarono anche la chiesa). Nel 1667 Cesare Gentile divenne doge della repubblica di Genova. La villa passò poi ai marchesi Pallavicini. Voi vi trovate davanti all'ingresso monumentale (risparmiato dallo svincolo autostradale), un cancello sovrastato da grandi platani che immette in un lungo viale in leggera salita, delimitato da cipressi e pini marittimi. Sono proprio il viale e il territorio rurale circostante a fare di villa Gentile, ora Chiarella, un complesso di forte impatto scenico. [vedi pannello esplicativo a sinistra del cancello]

Villa Fieschi
Dal medioevo fino al settecento Trigoso fu sede dei conti Fieschi. lI palazzo appare oggi come la trasformazione settecentesca, voluta da Domenico Fieschi, del più antico edificio e faceva parte di un complesso monumentale di grande valenza architettonica poiché nei pressi, nel 1280 circa, era stata fondata la chiesa voluta da papa Adriano (Ottobono Fieschi). Nulla resta dell'edificio medievale, ma si sa che Santa Maria in Via Lata a Genova ne ricalca tipologia e dimensioni. Il declino della basilica cominciò intorno alla metà del cinquecento, in corrispondenza della celebre congiura del 1547 che condusse alla rovina la potente famiglia genovese.

Trigoso

Trigaudium si trovava, in epoca romana, al centro di un importante sistema viario, tra la via Aemilia Scauri (poi Aurelia) e la “Via del Sale”. Dal medioevo gino al Settecento Trigoso fu sede dei conti Fieschi. Il sagrato della chiesa di Santa Sabina é un grande mosaico costruito con tre milioni di pietre di mare, raccolte dai parrocchiani sulla battigia.

Villa Sertorio
Anche se non presente nel nostro percorso, un’altra delle ville genovesi, presente in centro Sestri e ben visibile dal parcheggio sul torrente Gromolo di fronte all’Expert, era in origine la proprietà della famiglia Sertorio si estendeva su entrambe le sponde del torrente Gromolo quasi sino al mare. La villa venne edificata probabilmente tra il 1763 e il 1776 in una zona coltivata già nel XVII secolo: il complesso costituiva non solo un luogo di svago, ma anche un centro di coltivazione e di riorganizzazione agricola della campagna circostante. La villa, ora circondata dall'espansione edilizia, ha conservato il giardino con annesso orto, che godono tuttora di ottima manutenzione.

 GPX

YouTube

 

 

Pagina 1 di 3